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  1. Ecommerce

Il miglior software ecommerce: qual è e come sceglierlo

20 aprile 2022

| Giovanni Fracasso |
24 minuti per leggere
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Il migliore software ecommerce è quello che fa per te. Capire però qual è, sopratutto se è la prima volta che ti approcci ad un progetto web per vendere online non è semplice. Oggi sono qui per questo.

Se pensi che mettere in piedi un sito per vender online sia un passatempo, lascia perdere questo articolo.
Se credi che sia un'attività sbrigativa sulla quale impiegare qualche giorno, lascia perdere questo articolo.
Se non hai voglia di leggere un lungo articolo con tante parole e nessuna immagine, lascia perdere questo articolo.

La premessa è: realizzare un sito di ecommerce necessita un alto grado di consapevolezza, anche quando si va da un'azienda che sviluppa questi progetti (come la nostra) e demandate ogni cosa. Se mancano la conoscenza, l'abc, le nozioni base... il progetto non può funzionare. Quindi prima di venire da noi (o da qualche nostro competitor) dovresti studiare. e più studierete più facile sarà capire che il progetto ecommerce è una cosa cazzutamente seria. E ci si deve applicare.

Con questo post del blog proverò a darvi alcuni parametri, concetti ed indicazioni per poter orientarvi nella scelta della piattaforma ecommerce per realizzare il vostro sito per vendere online. E no, non è un elenco di software e di comparazioni, ma di pensieri da elaborare per poi mettersi alla ricerca del software adatto per il proprio progetto.

Partire con un'attività di e-commerce ex novo è più che difficile che pubblicare schede dei tuoi prodotto sul web. È molto più complicato di quanto immagini. Potremmo dire che realizzare e gestire un spuntito di ecommerce ha stessa di difficoltà della gestire di una catena di negozi o un impianto di produzione: devi adottare lo stesso livello di pensiero strategico e pianificazione anche nella costruzione e nella gestione della tua attività di ecommerce.
E se ne hai avuto uno finora messo in piedi alla bella e buona e al quale non hai mai dedicato troppe energie, potresti riconsiderare il tutto, soprattutto se non ti sta generando business.

Se capisci questo punto fondamentale, che un'attività ecommerce è qualcosa di difficile e che necessità di know-how, risorse, capacità e tempo, puoi pensare di sfruttare l'ambiente digitale per realizzare un sito per la vendita online per avere un sistema in cui puoi automatizzare e semplificare molte delle attività che avrebbero richiesto l'intervento umano.

Molti sono gli elementi che concorrono al successo del tuo negozio online, ma partiamo dal punto base: il software che scegli per costruirlo determina cosa e come lo gestirai. Poi dovrai metterci energie, tempo, marketing, strategie ecc... ma il software detta le condizioni del tuo progetto.

Quando si tratta di selezionare il software con il quale costruire il tuo progetto devi ricordare che il tuo sito di eCommerce gestirà le seguenti 4 cose:

Crescita del progetto ecommerce:

quanto velocemente la tua azienda è in grado di crescere? Quanto il software che ha scelto potrà accompagnarti in questa crescita? Quanto la frenerà? Ti costringerà a ripensare ad una migrazione in tempi brevi con il grandissimo dispendio di energie che comporta?

Costi di gestione dell'infrastruttura e del software:

include il costo di creazione della piattaforma di eCommerce e i costi di sviluppo e manutenzione in corso. Quindi, non parliamo solo di quanto costa realizzare l'ecommerce (un costo una tantum per avere un progetto chiavi in mano, magari) ma dei costi che dovresti gestire ogni anno: quanto potrai spendere per mantenere il tuo negozio e tenerlo aggiornato? Quanto tempo potrai dedicarci?

Coinvolgimento dei clienti:

questo punto ha a che fare sul come puoi controllare il modo in cui i tuoi clienti interagiscono con la tua attività. Che possibilità di interazione con il ricco e variegato mondo del marketing ha il software scelto? Quanto costano le integrazioni con i vari sistemi? Quanto integrabile è con il resto del mondo? Quanti servizi aggiuntivi dovrai acquistare perché non compresi tra gli strumenti della piattaforma?

Obiettivi del progetto di business:

la giusta piattaforma di ecommerce ti consentirà di fornire il servizio che ti sei prefissato di ottenere.

È importante un accenno al fatto che molte manager ed imprenditori, quando si approcciano ad un progetto online, tendono a concentrarsi su questioni di primo impatto, come la grafica del sito, gli elementi di design, l'interazione con il brand, la user experience e i contenuti.

Ma i veri problemi di un ecommerce si trovano sotto al cofano, non si vedono; le cause dell'insuccesso di un progetto di vendita online possono trovarsi nei processi aziendali, nel mancato coinvolgimento dei clienti e nella scarsa generazione di potenziali clienti. E, ovviamente, nella scelta di un software ecommerce che non è in grado di seguirti in modo armonico nell'idea di business e crescita del progetto che hai in mente.

Una cosa ovvia, se non banale: se non hai una piattaforma di eCommerce, è impossibile per te competere online, perché per vendere hai bisogno di un software che ti permetta di gestire pagine prodotti, account dei clienti, scontistiche, carrelli, pagamenti ecc... insomma tutti gli elementi che sicuramente conosci dei vari ecommerce e che vengono controllati dal software che utilizzi.
La piattaforma di ecommerce scelta diventa la spina dorsale di un'azienda che vendita al dettaglio online, sia che si tratti di un'azienda B2B o B2C. L'adozione, all'inizio del progetto, della giusta piattaforma, può aiutarti a semplificare il modo in cui la tua azienda interagisce con i tuoi clienti e con il mondo digitale che la circonda

Le piattaforme di eCommerce sono essenzialmente applicazioni software che consentono alle aziende di eseguire funzioni complesse sia nel front-end che nel back-end. Ciò include gestione dei clienti, gestione dell'inventario, web design, gestione del magazzino, incassi.

Qualche decina di anni fa i primi a muove i passi nel mondo dell'ecommerce non avevano soluzioni già pronte, infatti non esistevano software specializzati nella vendita online e le aziende dovevano creare la propria piattaforma internamente con un proprio team IT. Questo è un lavoro molto laborioso e parecchio costoso. Queste soluzioni autocostruite erano generalmente non scalabili, difficili da gestire e non erano in grado di integrarsi con altre soluzioni software utilizzate dall'azienda. Piccoli mondi a se stanti che generavano molto lavoro anche per la loro stessa gestione. Costose nel mantenimento, nell'infrastruttura e per sviluppare nuove idee.

Oggi il metodo "costruisci da te" è utilizzato da una piccola minoranza di aziende, ovvero da quelle che hanno necessità molto particolari, che sfuggono dalle logiche degli ecommerce standard: oggi abbiamo una gamma di soluzioni specializzate che vanno dalle piattaforme open source "gratuite", che si possono personalizzare a piacimento grazie all'intervento di uno sviluppatore, alle soluzioni software proprietarie, che possono essere personalizzate solo grazie ad un team di sviluppatori certificato dal vendor, per arrivare alle piattaforme come Amazon o Ebay in cui ti registri per vendere i tuoi prodotti - nonostante non sia il tuo ecommerce, i così detti marketplace - o piattaforme già pronte all'uso, con logiche SaaS, ospitate nel cloud che necessitano di un abbonamento per essere utilizzate.

Scegliere il software per costruire il proprio ecommerce in base alla popolarità del momento, non è il modo migliore per scegliere la piattaforma con la quale realizzare il proprio progetto. La verità è che la migliore piattaforma di ecommerce è quella che fornisce gli strumenti e le metodologie per arrivare ai risultati e agli obiettivi che ti sei prefisso con la tua attività online.

Questi obiettivi possono essere cose semplici come un aumento delle vendite, il miglioramento del coinvolgimento dei clienti per lavorare sull'upselling o la penetrazione un nuovo mercato.

Oppure potrebbero essere obiettivi complessi quando sono coinvolti molti stakeholder che hanno compiti differenti e contrastanti (il marketing, il servizio vendite, il commerciale dell'azienda...). In questi casi è necessaria una forte leadership per portare tutti sulla stessa barca perché senza una visione chiara e una rotta prestabilita da perseguire il tuo progetto di eCommerce difficilmente rimarrà a galla.

La miglior piattaforma di ecommerce, quindi, non esiste... tanto che nel titolo del paragrafo ho aggiunto "per te". Si parla quindi della giusta piattaforma di eCommerce dovrebbe adattarsi bene alle attuali esigenze.

Ma il giusto software per la vendita online dovrebbe anche essere in linea con le competenze tecniche del tuo team.

Ad esempio, se selezioni una piattaforma di ecommerce che è estremamente popolare ma richiede un grosso know how ingegneristico e di sviluppo per essere personalizzata anche in maniera semplice, questo non andrà bene con un team che ha una bassa competenza tecnica. In questo caso, dovrai formare in un team tecnico che ti assista verso il tuo obiettivo finale (o prendere decisioni diverse a livello di progetto).

Un altro fattore che può contribuire in maniera importante alla scelta della piattaforma è il panorama competitivo della tua azienda. Se competi in un settore frenetico, dove sei destinato a incontrare una miriade di interruzioni tecnologiche, allora avrai bisogno di una piattaforma in grado di muoversi e adattarsi alla stessa velocità della tua attività.

Ci sono diversi approcci che si possono adottare nella realizzazione del software ecommerce. Fondamentalmente le casistiche si riducono a queste.

1. Software sviluppato custom (software autocostruito )

Sebbene questo sia più un metodo che un tipo di piattaforma di eCommerce, richiede avere assunto qualcuno internamente o ingaggiato esternamente, per svilupparlo. Come accennato in precedenza, questo è meno comune al giorno d'oggi: era una via obbligata quando non esisteva soluzioni software per fare un ecommerce, e richiede un team tecnico di assoluto livello. Sviluppare le funzioni core di un ecommerce non è semplice e i rischi di ingegnierizzarlo nel modo incorretto o poco scalabile sono dieto l'angolo. Ma se la tua attività richiede logiche particolarmente complesse o "fuori standard" diventa una soluzione obbligata.

2. Piattaforme software tradizionali

Con questo tipo di soluzioni,paghi in anticipo un canone, la licenza d'uso del software, che dovrai poi rinnovare annualmente. Si scarica il software e si installa su un server e poi il tuo team IT (o un team di sviluppatori esterno) si dedica alla costruzione e alla personalizzazione della piattaforma, per poi installarla in locale o nel cloud. Esempi di piattaforme di questo genere possono essere includono Kentico, Hybris, Oracle Commerce e IBM Digital Commerce.

3. Piattaforme open source

Questi software sono simili alle piattaforme tradizionali, in cui seguono la stessa procedura di sviluppo. La differenza principale è che non devi sostenere un costo iniziale per l'acquisto di una licenza, essendo per l'appunto "open source". Tuttavia devi pagare per lo sviluppo iniziale, l'implementazione, lo sviluppo continuo, gli aggiornamenti e la migrazione. Attenzione: il fatto di non pagare una licenza software significa dipendere completamente da chi fa lo sviluppo per risolvere problematiche legate al software, non essendoci un'azienda che paghi per ricevere questo tipo di servizio. Esempio di piattaforme ecommerce open source sono Magento o Prestashop.

4. Piattaforme cloud

Le piattaforme cloud la summa di soluzioni diverse, che arrivano ad essere "cloud" dopo una evoluzione storica. Alcune piattaforme tradizionali e open source si sono imbullonate con un sistema di hosting e ora si chiamano piattaforme cloud. Gli esempi includono Magento Enterprise Cloud, Demandware, Salesforce Commerce cloud e Volusion.

5. Piattaforme SaaS

Le piattaforme di eCommerce fornite come SaaS sono generalmente basate su un'unica base di codice, un unico software condiviso da tutti i merchant. Tutti coloro che utilizzano una piattaforma SaaS di ecommerce utilizzano la stessa tecnologia a un canone mensile fisso, che copre l'uso del server, la manutenzione, la sicurezza e gli aggiornamenti. Per iniziare con una piattaforma SaaS non si richiede una grande competenza tecnica (anche se sviluppare soluzioni custom prevede invece l'intervento di sviluppatori di esperienza). Gli esempi, in questo caso, sono BigCommerce e, naturalmente, Shopify - o la sua versione enterprise, Shopify plus).

C'è un misunderstanding attorno alle parole SaaS e Cloud, che spesso - troppo spesso - vengono fraintese e sovrapposte, quando si parla di software ecommerce. L'errore è quella di supporre che piattaforma ospitata nel cloud sia un prodotto SaaS.
Sbagliato.
Molte piattaforme ospitate nel cloud sono solo piattaforme legacy ospitate su una piattaforma cloud che richiede comunque la manutenzione e l'installazione di aggiornamenti, simili alle piattaforme tradizionali e open source. In fondo, se ci pensate, se prendete Prestashop o Woocommerce e lo installate su un server cloud non avete un SaaS.

Un software ospitato in cloud (o installato dallo sviluppatore in cloud) necessita - permette -di passare attraverso il setup, lo sviluppo e la personalizzazione come si farebbe con le piattaforme tradizionali e open source, tranne che, anziché essere installate su un serve proprietario o condiviso, vengono installate e configurate in una istanza di un service cloud

Per quanto riguarda le piattaforme SaaS, non è necessario installare alcunché, non ci sono lavori di sistematica e non ci sono servizi né di hosting basato su cloud né server fisici. Si paga solo un abbonamento mensile per accedere all'applicazione software già sviluppata tramite un web browser. Tutto viene mantenuto dall'abbonamento che si paga per la soluzione SaaS.

Il costo di un progetto ecommerce non è solo quello che si spende per creare la piattaforma, ma la somma di diverse voci che concorrono a farlo diventare più o meno alto, a seconda delle soluzioni scelte.

Non sto dicendo che bisogna scegliere il software e la soluzione con i costi minori, che ma differenze di scelte - dettate dal progetto di business che si persegue - fanno si che si debbano tenere in conto differenti tipologie e dimensioni di spese.

Vediamo le principali voci di costo per la gestione di un progetto ecommerce, quelli che devi affrontare post messa in linea.

1. Costi di manutenzione di un ecommerce

Se decidi di scegliere una piattaforma tradizionale/open source, devi poi occuparti della manutenzione del sistema, in modo che il tuo sito di ecommerce sia sempre funzionante e soddisfi i requisiti per permettere ai visitatori di godere di un'esperienza di acquisto armonica e senza problemi.

A seconda delle dimensioni e della complessità del tuo sito di eCommerce, questi costi di manutenzione potrebbero variare, fino a dover richiedere l'assunzione di persone dedicate alla manutenzione internamente (quando i costi dell'agenzia dovessero risultare troppo impattanti).

Con le piattaforme SaaS, invece, la manutenzione rientra nel canone mensile fisso.

2. Costi di aggiornamento

Le piattaforme open source, in particolare, richiedono il download e l'installazione di aggiornamenti continuo, ogni volta che vengono rilasciati. Se non installi questi aggiornamenti in tempo, la tua piattaforma è a rischio per hacker e attacchi informatici, visto che ogni nuovo aggiornamento dichiara le vulnerabilità e i problemi che va a risolvere, L'installazione di questi aggiornamenti richiede un certo livello di conoscenza tecnica, quindi, ancora una volta, dovrai assumere un aiuto esterno. Anche il processo non è semplice: a meno che tu non voglia applicare un aggiornamento direttamente sul sito che sta lavorando, rischiando di far saltare tutto. In questi casi la soluzione migliore è utilizzare un ambiente di staging e portare gli aggiornamenti sul sito dopo aver fatto test. Procedure costose e che impattano sui costi di gestione.
Con le piattaforme SaaS, proprio come la manutenzione, qualsiasi aggiornamento è coperto dal canone mensile risultando pertanto continuo ed indolore per il venditore.

3. Aggiunta di nuove funzionalità/costi di miglioramento

Il comportamento dei consumatori cambia nel tempo, esattamente come gli obiettivi di business o i miglioramenti tattico-strategici possono essere continui. Ecco perché devi assicurarti che il tuo sito di ecommerce mantenga la sua pertinenza implementando miglioramenti continui e aggiungendo funzionalità ogni volta che è necessario.

4. L'UX impatta sui costi

Oltre ad aggiungere funzionalità e miglioramenti, potresti dover modificare l'esperienza utente complessiva della tua piattaforma di ecommerce. Ancora una volta, ciò si può ricondurre ai cambiamenti nelle tendenze e nei comportamenti dei consumatori. Maggiore attenzione al mobile, difficoltà in alcuni percorsi interni, la necessità di dare risalto ad una sezione anziché all'altra, nuove funzionalità del browser che creano problemi nella struttura che avevi messo in piedi...Se il tuo attuale ecommerce diventa troppo rigido - e le implementazioni dev'essere cominciare a costate troppo - potresti dover migrare su un altro sistema che ti consenta di apportare queste modifiche UX. Migrare da un sistema ecommerce ad un altro significa ripartire da zero, con una serie di complicazioni in più (l'importazione dei clienti, degli ordini, problemi di redirect per evitare penalizzazioni SEO...).

Oltre allo sviluppo e al funzionamento del sistema, ci sono molti altri fattori che si possono considerare quando ci si trova di fronte alla scelta di una piattaforma di ecommerce.

1. La competenza del fornitore

Verificare se il fornitore ha effettivamente esperienza e competenze tecniche necessarie per soddisfare le esigenze e le complessità dei requisiti del progetto è una condizione indispensabile per essere più tranquilli sulla delivery del progetto.

Per esempio: ICT Sviluppo ha una consolidata esperienza nello sviluppo di piattaforme ecommerce: abbiamo lavorato con costruzione di ecommerce custom da zero su progetti di grosse dimensioni, come pure su software opensource, mondo che abbiamo abbandonato nel 2017 per dedicarci allo sviluppo di soluzioni SaaS. Abbiamo alla spalle centinaia di progetti web, con un team che si occupa dello sviluppo front end e un altro di implementazioni più core (connettori, software, funzionalità).

Ecco, quando valuti un fornitore valuta anche la sua capacità di mettere in piedi un progetto dimensionato sulle tue necessità.

2. Supporto

Quando le cose vanno male e, credeteci, le cose possono andare storte, il fornitore vi fornirà il supporto necessario per aiutarvi a risolvere il problema? Cerca sempre dei partner che possano fornirti un supporto continuo e che possono essere contattati attraverso diversi canali tra cui e-mail, chat web e telefono. Meglio se dispongono di un sistema di ticketing per gestire e monitorare l'avanzamento della tua richiesta.

3. Scalabilità

Man mano che la tua attività cresce, la tua piattaforma di ecommerce crescerà con te? Il tuo ecommerce è il fulcro centrale della tua attività. Una piattaforma difficile da scalare può ostacolare la crescita della tua attività.

4. SEO-friendly

Le piattaforme di ecommerce dotate di funzionalità SEO complete permetteranno al tuo team che si occupa del sito eCommerce di poter lavorare per provare a posizionare in alto, nei risultati dei motori di ricerca, il tuo dominio. I fattori importanti da considerare quando si cerca una piattaforma SEO friendly possono essere:
- Aggiunta di un blog alla tua piattaforma di eCommerce;
- Usare il tuo nome di dominio;
- Consentire ai clienti di lasciare recensioni;
- La possibilità di gestire title, description, url e poterli differenziare per ogni lingua

5. Mobile

Uno sviluppo di un tema grafico mobile friendly è d'obbligo, la piattaforma quindi deve permetterlo strutturalmente. Ma, volendo spingere oltre, potrebbe permettersi di spingersi fino alla gestione di temi grafici differenti tra il desktop ed il mobile.

6. Sicurezza

Forse la cosa più importante da considerare è la sicurezza. Poiché l'ecommerce è una piattaforma digitale che accetta attivamente pagamenti finanziari, devi assicurarti che il tuo provider di ecommerce disponga dei protocolli di sicurezza necessari.

7. Catalogo

Il tuo catalogo prodotti rappresenta il cuore del tuo inventario, che sta alla base di ogni possibilità per la vendita online all'interno del sistema ecommerce. Verifica se il catalogo è facile da gestire, da aggiornare e intuitivo. Ma soprattutto, controlla se il catalogo prodotti soddisfa i requisiti del tuo settore. Ad esempio, se lavori nel settore della moda o dell'abbigliamento, il tuo catalogo prodotti deve essere dotato di una funzionalità che consenta al tuo cliente di selezionare una taglia o un colore di un prodotto. Devi anche verificare che sia possibile utilizzare le API del software di ecommerce per collegarsi (anche sviluppando un connettore ad hoc) al tuo gestionale o al tuo CRM.

8. Prezzi e scontistiche

Ti consigliamo di verificare attentamente le possibilità del software di gestire facilmente promozioni, saldi o sconti. Il supporto per più valute è un'altra considerazione che devi mettere sul piatto, come anche prezzi diversi per diverse località geografiche (mercati o nazioni che siano).

9. Personalizzazione dell'esperienza utente

Gli acquirenti online ora vogliono un'esperienza personalizzata, trovare i prodotti che a loro interessano facilmente... e non è detto che per tutti ci sia un unico modo. Il suggerimento, in questo caso è quello di cerca le piattaforme di ecommerce che possono dotarsi di un motore per i suggerimenti che invita ad acquistare i prodotti, cercando di intuire i tuoi interessi, desunti dalla navigazione e comportamento sul sito. Se queste funzioni non sono integrate out of the box, cerca di individuare un software che si inferfacci / integri facilmente con le soluzioni presenti sul mercato adibite per questo scopo.

10. Spedizioni

Le richieste di spedizione sono cambiate drasticamente negli ultimi anni. Il cliente desidera che le cose vengano consegnate il giorno dell'acquisto o il giorno successivo. Assicurati che la piattaforma sia ben supportata da un'azienda di distribuzione e logistica decente o che ci siano integrazioni con soluzioni terze che permettono di gestire le spedizioni in maniera impeccabile.

11. Analytics

C'è una gamma di metriche e KPI che sono decisamente importanti per capire come sta andando l'ecommerce, metriche che dovresti monitorare senza troppa difficoltà (ovvero in modo semplice e possibilmente nativo nel software ecommerce). Per fortuna, la maggior parte delle piattaforme per la vendita online ha le proprie analisi out of the box, anche se ognuna le presenta in maniera diversa. Verifica quindi che la piattaforma che scegli possa piuttosto integrarsi con sistemi esterni di business intelligence.

12. Integrazione con Google Merchant

Google Merchant consente alle aziende di utilizzare le informazioni presenti nel catalogo prodotti per caricarle sul sistema di google Merchant ed essere visualizzate nei risultati pertinenti di Google Shopping quando si attiva una campagna AD a pagamento. Google Shopping aiuta a indirizzare più traffico alla pagina dell'elenco dei prodotti, generalmente ad un costo per click piuttosto basso. Un ottimo modo per validare il funzionamento dei tuoi prodotti quando vengono trovati dai navigatori che cercano proprio qualcosa di simile.

13. Integrazione con Facebook

Un'integrazione con il tuo account aziendale di Facebook ti consente di sincronizzare i tuoi prodotti su Facebook, Instagram e Facebook Messenger. Dopo aver creato un catalogo, puoi utilizzarlo per diversi casi d'uso aziendali, come la visualizzazione di prodotti in un annuncio di raccolta o l'aggiunta di tag ai prodotti su Instagram.

14. Sistema di recensioni dei clienti

I plugin o le piattaforme terze per le recensioni dei clienti, consentono valutazioni e recensioni dei clienti che, esposti nella pagina del prodotto, possono influire notevolmente sul tasso di conversione. In effetti, uno studio ha rivelato che le recensioni positive aumentano la fiducia per il 72% dei consumatori, mentre i Millennial in particolare si fidano dei contenuti generati dagli alti utenti il ​​50% in più rispetto a qualsiasi altro media. La fiducia del passaparola viene magnificata dalla social proof, la riprova sociale. Ovviamente per dissipare dubbi sull'autenticità delle recensioni, sistemi di terze parti come Trust Pilot sono decisamente migliori rispetto alle recensioni "autogestite".

15. Tassazione ed imposte.

Se sei un'azienda di ecommerce che pensa internazionalmente e vende in diversi paesi del mondo, devi rispettare le leggi fiscali e, probabilmente, anche ai loro requisiti di valuta. Il mancato rispetto delle leggi fiscali può portare a un'azione legale di alto profilo: verifica quindi che la piattaforma scelta possa gestire partite iva e tassazione europea, vendite intracomunitarie (se sei un B2B), vendite internazionali e sia "compliance" con tutte le regole che sono tanto care al tuo CFO e consulente finanziario.

10. Differenti gateway di pagamento

Avere più opzioni di pagamento che includono PayPal, carta di credito, pagamento rateale (es. Scalapay), bonifico o altro, ha dimostrato di aiutare il miglioramento dei tassi di conversione. Inoltre, se hai intenzione di far crescere il tuo negozio ecommerce a livello internazionale, ti consigliamo di utilizzare i gateway di pagamento locali per ottenere la fiducia e le abitudini dei mercati locali.

16. Vista sul singolo cliente

Questa funzione ti consente di monitorare i tuoi clienti (gli acquisti, le comunicazioni, i carrelli). Particolarmente importante per attivare funzioni di marketing direttamente dal back-end dell'ecommerce, oltre che per fornire il giusto livello di assistenza nel caso di problematiche.

17. Ecommerce Headless

Le vendite dei tuoi prodotti, nel tempo, potrebbero aumentare su diversi canali, non solo nel sito ecommerce, ma anche grazie agli assistenti locali, all'interno dell'app mobile o in altre canali. Hai bisogno di una piattaforma che ti permetta di fornire funzioni ed attività di ecommerce a vari punti di contatto con il tuo potenziali clienti, non puoi ricostruire una piattaforma per la gestione di prodotti, carrello, utente, sconti etc... in ogni canale dove vuoi provare ad andare a vendere. Sarebbe un investimento abnorme e una replicazione delle stesse logiche per n canali. Per risolvere questo problema, e creare una architettura infrastrutturale armonica, puoi farlo solo con un ecommerce headless. Verifica quindi che il software ecommerce che scegli possa gestire questa funzionalità. Potresti non averne bisogno oggi, ma non sai domani: la scalabilità oggi può significare anche questo.

L'attenzione a tutte queste funzioni può portarti a scegliere il miglior software ecommerce in commercio.

Un piccolo avviso: la stragrande maggioranza delle aziende ha il suo ecommerce su web e quello risulta sufficiente - a volte anche più che sufficiente. Ma brand ed aziende con necessità enteprise potrebbero aver bisogno di valutare anche questo aspetto, ovvero capire se la piattaforma ecommerce che si sta vagliando permette questo sviluppo (anche in ottica scalabilità).

Sicuramente nel mondo moderno, dove i brand devono essere in grado di intercettare in clienti ovunque (sito web, app android, app ios, totem fisici nei negozi, acquisti all'interno di app e quant'altro) uno dei temi fondamentali diventa la multicanalità. Ma questa non deve portarsi appresso decine di piattaforme differenti per gestire prodotti e vendite.
Per questo motivo le moderne piattaforme ecommerce (Shopify plus e BigCommerce, per esempio), sfruttando la loro natura di SaaS e le API che mettono a disposizione, permettono di disaccoppiare il loro backend di gestione di tutte le funzioni dell'ecommerce dallo sviluppo delle soluzioni front end. Parliamo della realizzazione di ecommerce così detti "headless".

Il termine headless significa, letteralmente tradotto “senza testa” ovvero, in un primo livello molto semplice, che il frontend - il sito o l’app che si si sta navigando - è disaccoppiato dal backend, dal sistema di gestione del sito e-commerce (cioè la testa non è letteralmente lì, è separata dal corpo).

Staccare il backend dal frontend significa che l’esperienza utente e le logiche con cui funzionano siti ed app, sono complementari ripensate ex novo per un progetto, che poi utilizzerà gli strumenti di gestione del sito, indipendentemente da quello su cui si trova a navigare l’utente.

I sistemi headless permettono di arrivare a costruire dei progetti iper personalizzati dal punto di vista del front end grazie alle API, che si dipanano su ogni sistema/canale. Ambienti diversi, tecnologie diverse, canali diversi... tutte che fanno riferimento alle funzioni dell'ecommerce che hanno una funzione centralizzata, mentre si declinano su differenti formati. Gli ordini li gestisco da un unico backend e non rinuncio a trovare clienti su ogni canale.

Quella che potrebbe sembrare al profano una soluzione più complicata, in realtà permette di abbattere i costi di sviluppo degli ecommerce (ne basta uno per ogni piattaforma) e di lavorare con connettori/data integration sui vari canali.

Per approfondire il tema si può leggere l'articolo del blog "Cos'è l'ecommerce headless"

CMS headless alle spalle di un ecommerce headless

Ci sono molti sviluppatori e data integrator che così propongono il progetto headless: si concentrano sul backend di gestione dell'ecommerce senza poi dare al cliente la possibilità di poter gestire anche i contenuti sui differenti touch point.

In ICT Sviluppo per sviluppare un ecommerce headless crediamo che il modo migliore sia dotare il nostro cliente non sono di sistemi ecommerce SaaS che offrono la più grande versatilità, ma anche di abilitare all'interno del sistema un CMS headless per dare l'opportunità ai merchant di poter gestire in autonomia sistemi avanzati di distribuzione dei contenuti headless (e con l'uso di un CMS di poter anche concentrarsi sulla struttura grafica e design).

Sistemi CMS con impaginazione drag & drop, che permettono di costruire nuove pagine velocemente, di modificare i contenuti sull'esistente, di scrivere articoli e news che possono essere ripresi da più canali e altri sistemi che vengono stu

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Giovanni Fracasso

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COO e CMO @ICT Sviluppo