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Gamification marketing: cos'è e quali sono gli esempi da seguire

23 maggio 2022

| Redazione |
8 minuti per leggere
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Il web marketing può essere anche divertente? Assolutamente sì! Anzi, creare un modello di comunicazione commerciale basato sui giochi è una strategia che sta avendo un grande successo e che ha un nome: gamification marketing.

Il marketing sul web sta cambiando profondamente e bisogna essere reattivi ai cambiamenti per non restare fermi al palo. Sicuramente alcune strategie come l’inbound marketing, il content marketing e l’advertising continuano ad essere veri pilastri per chi ha un e-commerce o un sito web.

Tuttavia c’è da considerare un aspetto: per quanto tu possa lavorare bene, devi comunque confrontarti con competitor agguerriti in un mercato sempre più saturo e aggressivo. Come fare quindi per emergere e farsi notare dal tuo target di riferimento? Devi rompere gli schemi e soprattutto innovare. Come? Con il gamification marketing.

Analizziamo meglio come funziona il nuovo trend della gamification marketing e come sfruttarne tutte le potenzialità.

Con il termine gamification si fa riferimento all’utilizzo delle dinamiche tipiche dei giochi con l’obiettivo di aumentare l’engagement degli utenti verso il prodotto, o meglio ancora, verso il brand.

Gli utenti vivono così un’esperienza sicuramente originale e coinvolgente. Si raggiungono tre importanti vantaggi:

  • La fidelizzazione dei clienti a costi ridotti;
  • La raccolta di dati e informazioni preziose;
  • L’aumento delle vendite.

Tantissime aziende hanno già sperimentato con successo la gamification marketing. Giochi a punti, sfide con obiettivi e battaglie tutti contro tutti sono solo alcune delle strategie adottate che assicurano interessanti premi, come sconti, punti fedeltà oppure accesso a promozioni riservate.

Il desiderio di vincere e di primeggiare sugli altri, la competizione e il senso di appagamento dopo aver raggiunto determinati obiettivi fanno parte della naturale indole umana. La gamification marketing non fa altro che cavalcare questi naturali desideri e ambizioni, affiancati magari da campagne emozionali ad alto impatto e storytelling coinvolgenti.

Questo nuovo trend è da ricercare nel fatto che le tradizionali tecniche di vendita stanno cadendo in disuso. Gli esponenti della Generazione Z o i Millennials sono molto più esperti di giochi virtuali rispetto alle precedenti generazioni, quindi la gamification marketing sfrutta le nuove tendenze per offrire servizi ed esperienze innovative e coinvolgenti.

Per comprendere meglio il discorso fatto finora, ecco alcune strategie da adottare per sfruttare le normali meccaniche presenti nei giochi:

  • Punti: puoi assegnare dei punti che premiano determinati comportamenti degli utenti, come, ad esempio, visitare l’e-commerce per diversi giorni consecutivi, oppure condividere un certo numero di volte gli articoli di un blog. Sono tutti comportamenti positivi che rafforzano la brand loyalty e sviluppano un senso di appartenenza del cliente verso l’azienda;
  • Missioni: nei videogame i giocatori per andare avanti nel gioco e sbloccare successivi premi devono superare determinate missioni. Puoi fare la stessa cosa nell’ambito del marketing, assegnando missioni sempre nuove ai tuoi clienti e, al loro raggiungimento, regalando sconti, promozioni o altri bonus. Una strategia molto gettonata soprattutto tra gli e-commerce per fidelizzare i clienti;
  • Leaderboard: puoi stilare una classifica, in base alle missioni compiute o agli obiettivi conseguiti, tra i tuoi clienti. In questo modo, oltre a sviluppare in loro un forte senso di appartenenza verso il brand, scateni una sana competizione, a tutto beneficio della tua azienda.

Volendo fare un esempio ancora più specifico, diversi brand in occasioni speciali organizzano una caccia al tesoro. Come funziona? Esattamente come una caccia al tesoro, con la differenza che si svolge nell’online. Gli utenti vengono invitati a navigare tra le pagine dell’e-commerce, del sito o del blog per trovare un personaggio nascosto che ogni giorno è in una posizione diversa. Può trovarsi nella landing page, nella scheda prodotto o in un contenuto del blog.

Il premio finale può essere un coupon da 20 euro o uno sconto del 30% su un prodotto. Naturalmente non tutti possono vincere questo premio, ma bisogna limitarlo ai primi 30, 40 o 50 utenti per incentivare la competizione.

La gamification può essere utilizzata nel B2B marketing? Assolutamente sì! Anzi proprio in questo settore risulta ancora più efficiente, se utilizzata correttamente.

Il processo di vendita nel B2B è decisamente più lungo e tortuoso rispetto al B2C. Nel mercato destinato ai clienti risulta molto più facile sfruttare elementi come l’emotività o appunto l’effetto scarsità.

Nel mercato B2B tutto si complica. In tal caso bisogna conquistare la fiducia di aziende, che prima di procedere all’acquisto devono considerare molti più aspetti legati al budget, ai costi, ai rischi, all’adattabilità del prodotto o del servizio alle proprie necessità ecc.

Il “corteggiamento” verso un lead può essere lungo e costoso, col rischio di beccare addirittura il più classico “due di picche”. Per trasformare il lead in cliente, oltre a coccolarlo e fornirgli contenuti di qualità e valore, devi adottare strategie più aggressive e innovative come appunto la gamification.

Puoi adottare la strategia che ritieni più opportuna e, una delle più efficaci, riguarda ad esempio la fornitura di un servizio o un prodotto per un mese di prova. Investendo sulla user experience, diventa più facile aumentare il tasso di conversione.

Supponiamo che tu commercializzi un software di elaborazione di immagini. Puoi decidere di rilasciare il software gratuitamente, magari per un mese, abbinando strategie di gamification.

L’utente ha l’obiettivo di superare delle missioni e, per farlo, deve testare un tot di funzioni entro la fine del mese di prova. Così facendo può scoprire meglio tutte le funzionalità a disposizione, le testa e ne apprezza i vantaggi. A chi completa le missioni può essere assegnato un premio, come un ulteriore periodo di prova o uno sconto sull’acquisto del software. Un mezzo ingegnoso per fidelizzare i clienti a costi contenuti e invogliarli all’acquisto finale.

Per le aziende, gli e-commerce e i siti web le innovative strategie della gamification marketing portano ad una serie di vantaggi che, come un effetto domino, innescano altri benefici.

Ecco i vantaggi conseguiti:

  • Maggiore engagement. Coinvolgere il proprio pubblico di riferimento è una delle attività più importanti, ma anche più difficili da portare a termine per l’estrema competitività dei mercati. La strategia di gamification deve quindi adattarsi al tuo target di pubblico e al canale utilizzato per fare aumentare il livello di interazione, generando un sentimento positivo verso il brand;
  • Competizione stimolante. La componente ludica può essere sfruttata anche in ambito lavorativo. Anzi, il gioco rende molto più stimolante e creativo il lavoro. Come già anticipato la competizione fa parte naturalmente dell’essere umano, che prova un senso di gratificazione dopo aver raggiunto un obiettivo o dopo aver primeggiato su altri rivali;
  • Raccolta di dati sugli utenti. Sulla base delle interazioni degli utenti, puoi segmentare i differenti target di pubblico, identificare i clienti più attivi e creare offerte personalizzate per loro;
  • Un importante ritorno d’immagine. I clienti hanno una percezione molto positiva del tuo brand, di cui apprezzano la forte carica innovativa.

Esempi di strategie di gamification adottate delle imprese se ne trovano molti vista la capacità di questa strategia di marketing di migliorare i tassi di conversione, rendendo la campagna più coinvolgente, aumentando inoltre la capacità di lead generation delle imprese.

Un primo esempio ci è fornito da Coca-Cola che, ogni giorno, lanciava uno spot pubblicitario alle 22 ad Hong Kong. Gli utenti potevano interagire con lo spot tramite l’app, scuotendo il telefono per vincere premi casuali.

Altro esempio è stato Nike, che nel 2019, con il lancio del "Nike Sneaker Day", in cui consentiva agli utenti di accedere alla propria app e cercare delle immagini con una targhetta da grattare. Nel caso in cui qualcuno avesse trovato la targhetta dorata, si sarebbe dovuto localizzarsi in uno dei luoghi misteriosi indicati dall'app (Parigi, Londra, Berlino) e geolocalizzarsi prima che le scorte arrivassero a 0, indicate all'interno dell'app. Alla fine si vinceva la possibilità di acquistare sneakers uniche al mondo.

Altri brand hanno invece sfruttato i video interattivi, proiettando gli utenti al centro del gioco e facendoli diventare protagonisti con la possibilità di interagire con i messaggi ricevuti. L’interazione garantisce un maggior engagement, migliora la customer experience e consente di raccogliere dati preziosi degli utenti che possono essere immagazzinati in un efficace CRM, tracciando le scelte più gettonate durante la customer journey.

La gamification marketing è in uno stato embrionale, ma già nelle prime fasi ha dato risultati straordinari che le aziende moderne non devono assolutamente ignorare. Determinate tecniche, come il content marketing e l’inbound marketing, vanno coltivate e ottimizzate ma, con l’ausilio del gamification marketing, le loro prestazioni non possono fare altro che migliorare.

Se vuoi creare un sito moderno con cui progettare fisicamente la strategia di gamification devi dotarti innanzitutto di un efficiente CMS, come HubSpot CMS. Se invece hai bisogno di immagazzinare i dati dei tuoi contatti arrivati grazie alla gamification, automatizzare, snellire i processi e creare una relazione diretta con i clienti, puoi dotarti di un CRM.

Il processo non sarà facile, ma con il giusto mix di queste strategie potrai toglierti belle soddisfazioni e vedere la tua attività crescere costantemente giorno dopo giorno. Per iniziare ti consiglio di leggere l’ebook a fondo pagina, scaricabile gratuitamente, che ti illustra come iniziare le tue campagne di lead generation, vero vantaggio del gamification marketing.

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