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Evoluzione e-commerce: trend e nuovi business

30 settembre 2021

| Redazione |
8 minuti per leggere
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Indubbiamente, il periodo storico che stiamo vivendo influisce notevolmente sul cambio di rotta degli e-commerce e dei nuovi trend ad essi associati.

Basti solo pensare che nell’ultimo anno il fatturato del mondo e-commerce, in alcuni mercati in particolare come quelli dei settori food & delivery, tecnologia e interior design, è decisamente raddoppiato.

Una tendenza facilmente intuibile, dato che la maggior parte delle persone si è dovuta adattare alla modalità dell’home working, trasformando gli spazi di vita casalinghi in uffici e palestre.

Sono divenuti più frequenti gli acquisti di cuffie, microfoni, telecamere, PC e oggettistica per la casa. Si pensi soltanto a tutti coloro che hanno dovuto praticare la didattica a distanza. Per alunni e professori avere un’ottima connessione (da qui il potenziamento delle offerte legate al settore) e degli strumenti di lavoro efficaci è divenuto essenziale.

Ma non è stato soltanto questo a cambiare, poiché il mondo e-commerce continua a potenziarsi e ad andare in una direzione sempre più evolutiva, fatta di video selling, app come Afterpay sul mercato Americano. A questi punti si aggiunge l’obiettivo di realizzare un servizio sempre più orientato alla cura del consumatore.

Tra il 2021 e il 2025 si prevedono grandi cambiamenti nel mondo dell’e-commerce, alcuni più meno acclarati, come ad esempio il live video selling. Altri un po’ sperimentati in Italia, ma comunque molto interessanti, come la formula dei pagamenti a posteriori, che sta andando fortissimo negli Stati Uniti.

A quanto sembra, il 37% dei consumatori in USA ha già provato la formula “Buy Now, Pay Later”, restando molto soddisfatto. La crescita di questa tendenza pare aumentare del 28% sul mercato e-commerce internazionale.

Sicuramente un trend interessante che potrebbe coinvolgere anche il mercato italiano e che vede il cliente molto più ingaggiato rispetto al classico “acquisto, saldo e saluto”. Infatti è provato che questa modalità di pagamento va ad incrementare il tasso di conversione.

Le modalità di pagamento rappresentano una delle evoluzioni dei trend nel mondo e-commerce. Ma non solo quelle, in quanto anche il rapporto con il potenziale cliente diviene ancora più immediato e diretto, mediante l’utilizzo di bot.

A differenza di due anni fa il consumatore attuale sembra preferire questa modalità conversazionale più diretta e immediata. Non predilige più di tanto il contatto diretto con una persona.

Un’altra importante tendenza per il mondo e-commerce è rappresentata dal mercato sostenibile. I consumatori sarebbero disposti a pagare anche un prezzo maggiorato sul prodotto, se catalogato come sostenibile.

Un esempio di e-commerce orientato alla sostenibilità sul mercato internazionale, che riporta un’importante crescita è Pura. Il core business di questo negozio online sono i prodotti biodegradabili e i prodotti per bambini senza plastica.

In consumatori cercano la sostenibilità, prediligono il modello “business to consumer”, prodotti a filiera corta eco solidali. Sono sempre di più le persone che preferiscono il negozio online rispetto ai punti di vendita fisici. E questo perché va ad essere eliminato anche il concetto di doversi “recare al punto vendita”, evitando di contribuire così all’inquinamento ambientale.

Questo trend fa comprendere quanto si stia modificando la tendenza di pensiero dei consumatori che, fino a 2 anni fa, prediligevano il contatto diretto con commessa e negozio fisico.

Un’altra tendenza importante riguarda il packaging, ovvero l’eliminazione della plastica. Secondo una ricerca Netcomm, l’80% degli shopper italiani prediligono un packaging sostenibile.

Ma quali sono gli specifici settori che hanno conquistato il mercato e-commerce a seguito della Pandemia?

  • Interior design - Accessori da ufficio e oggetti di comfort
  • Home decor - Oggetti di arredo
  • Sport - Attrezzi da palestra
  • Cucina - Strumenti di lavoro ed elettrodomestici
  • Tecnologia - Elettronica di consumo

Stiamo sicuramente assistendo a un cambiamendo dell’economia. Il consumatore concentra tutta la sua vita in un unico ambiente e desidera velocizzare i processi di acquisto, e di conseguenza le sue scelte d’acquisto sono orientate a delle nuove abitudini, più solitarie e meno inclusive.

Ciò probabilmente vuol dire che i prodotti legati all’intrattenimento e alla cura della casa continueranno a crescere.

Cosa invece continua a funzionare a livello di strategia?

In questa panoramica di cambiamento restano stabili le strategie legate al social commercee l’ultilizzo dei micro influencer per lanciare campagne pubblicitarie su nuovi prodotti.

Entro il 2027 il social commerce potrebbe raggiungere i 604,5 miliardi di dollari. Secondo i dati condivisi da Ansa.it, solo negli Stati Uniti il social commerce dovrebbe valere 36 miliardi di dollari. A capitanare questa rapida ascesa c’è Facebook.

I consumatori che acquistano direttamente dai social sono sempre più in aumento. Da qui la tendenza degli ecommerce a integrarsi sempre più con le piattaforme social. Ancora Leader nel mercato resta la Cina, da cui sicuramente abbiamo molto da prendere spunto.

La personalizzazione dell’offerta e la relativa modalità di ingaggio che vede il customer first, sia per la vendita del prodotto in sé, che per la relazione che si viene a creare con esso, diviene sempre più fondamentale.

In questa panoramica di evoluzione, il live video shopping è di sicuro un’altra modalità di vendita degli ecommerce che punta ad aumentare l’ingaggio del potenziale cliente. Il solo fatto che sia possibile mostrare il prodotto e il suo funzionamento, rappresenta una rassicurazione per il consumatore.

Abbiamo fatto un breve punto di quelli che attualmente sono i paesi con ii mercato e-commerce più in crescita. È un dato di fatto che dal 2019 ad oggi, le abitudini d’acquisto dei consumatori siano cambiate, dirigendosi sempre di più verso i negozi online.

Ma alcuni paesi più di altri registrano una crescita considerevole. Vediamo quali nel prossimo paragrafo.

Il 2020 ha avuto un impatto impressionante per il mondo dell’e-commerce. I dati della ricerca di Ecommerce Europe, Associazione Europea del Commercio Digitale co-fondata da Netcomm, mostrano una crescita di 757 miliari di euro, il 10% in più rispetto al 2019.

Il 2021 vede l’Europa occidentale come la più forte in termini di fatturato nell’Ecommerce B2C. Il consumatore, come affermavamo anche nel paragrafo precedente, è cambiato. Ha modificato i suoi valori e le sue esigenze.

L’evoluzione sociale, dovuta chiaramente ai recenti avvenimenti, ma non solo, ha modificato del tutto il modo di vivere delle persone, portandole a fare scelte sempre più orientate alla salute e al benessere del mondo.

Considerazioni che non si possono sicuramente mettere da parte in ottica futura.

Ma quali sono i paesi che mostrano un’impennata del settore e-commerce nel settore delle vendite al dettaglio?

I paesi che attualmente registrano un’importante crescita per il mondo e-commerce per le vendite al dettaglio sono:

  • Cina
  • Corea del Sud
  • Regno Unito
  • Danimarca
  • Norvegia
  • Stati Uniti
  • Finlandia
  • Svezia
  • Francia
  • Spagna

In questi paesi il settore e-commerce di vendita al dettaglio è destinato ad aumentare ancora. Ciò fa comprendere quanto i mercati di prodotti alimentari, quello dei beni di consumo durevoli - come i prodotti per la casa - e quello dei beni di consumo classici, come il settore dell’abbigliamento e altri, siano fortemente in crescita.

Un dato interessante che sicuramente aiuta a direzionare le nuove strategie dei nascenti e-commerce.

A questo proposito citiamo una notizia recente che può interessare tutti coloro che sono interessati a investire nel settore e-commerce, pubblicata su Ansa.it

Tra i paesi presi in considerazione rientrano Egitto, Marocco, Nigeria e Sudafrica in Africa; India in Asia; Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Paraguay, Perù e Uruguay in America Latina; e Turchia in Medio Oriente. Ecco alcune delle informazioni salienti contenute nel documento.

  • Nel 2020 i principali 14 mercati emergenti hanno rappresentato pagamenti di un valore di 350 miliardi di dollari
  • Il valore dei versamenti erogati dai venditori agli individui era equivalente a 812 miliardi di dollari nel 2020
  • I metodi di pagamento locali rappresentano l'83% della spesa totale per e-commerce nei 14 mercati principali
  • Nonostante l'economia mondiale abbia segnato una contrazione del 3,5% nel 2020, il commercio elettronico ha continuato a crescere, in media del 27% su base annua nei 14 mercati principali
  • Il commercio al dettaglio transfrontaliero è in crescita grazie ai nuovi marketplace internazionali in cerca di nuovi luoghi per la propria attività
  • Si prevede l'inizio della ripresa per i viaggi turistici a livello internazionale nel 2022, con possibile ritorno ai livelli pre-pandemia nel 2024

Dati confortanti soprattutto per il settore del turismo che in questi ultimi due anni ha subito un calo di fatturato durissimo.

Negli ultimi due anni il numero di negozi online lanciato con Shopify è cresciuto notevolmente. Questa crescita riflette probabilmente la ricerca diretta che si fa del marchio, che infatti è aumentata del 120% negli ultimi 5 anni.

Shopify permette di entrare nel mercato eCommerce, senza necessariamente essere degli esperti del settore. Con Shopify è possibile gestire al meglio organizzazione e logistica. E allo stesso tempo curare il proprio marketing, oltre che il rapporto con i clienti in modo efficiente e immediato.

I trend del settore e-commerce mostrano un nuovo modo di concepire gli acquisti, sempre più mirato all’immediatezza e alla personalizzazione dell’offerta. Decidere di lanciare un proprio negozio online oggi, deve sicuramente presupporre uno studio dei mercati emergenti.

Quello che ieri in termini di business poteva apparire come una scelta vincente, oggi è considerato quasi obsoleto e questo perché le abitudini dei consumatori sono cambiate molto. Complici di questo nuovo “pensiero di business” sono i due anni di pandemia che abbiamo vissuto.

Restano sempre però centrali concetti di personalizzazione dell’offerta, la necessità di avere un UX ottimale per il consumatore e soprattutto la capacità di mantenere rapporti costanti con il propri clienti.

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