La Business Intelligence nel marketing non è una prerogativa esclusiva delle aziende che operano nel marketing digitale, ma è uno strumento utilissimo anche per franchising e catene di negozi.
L’obiettivo principale della Business Intelligence è gestire e analizzare al meglio i dati a disposizione, per poi adottare le decisioni strategiche più indicate secondo il proprio settore operativo.
Possiamo suddividere la BI in 3 fasi storiche:
- Anni ‘60: in questi anni è nato il concetto di BI come metodo di condivisione delle informazioni;
- Anni ‘80: si è sviluppata una maggiore sinergia di condivisione dei dati grazie ai modelli informatici;
- Anni 2000: con l’introduzione di modelli di analisi veloci e flessibili.
Puoi conoscere meglio la tua attività, ma anche il profilo dei tuoi clienti migliori ai quali riservare le maggiori attenzioni, e i prodotti più ricercati sul mercato. Già queste conoscenze ti danno utili indicazioni per pianificare le tue strategie future.
In realtà le aziende hanno già a disposizione tutti i dati per capire se la loro attività è in salute o meno, se determinate strategie stanno funzionando o se è il caso di apportare dei cambiamenti. Il problema è che non hanno gli strumenti adatti per leggerli.
Il compito della BI è proprio questo: raccogliere ordinatamente i dati e poi leggerli nel modo giusto, per intraprendere successivamente azioni mirate per aumentare la produttività dell’azienda. Esaminiamo nello specifico cos’è la Business Intelligence nel marketing, come sfruttarla e quali benefici apporta in termini economici, di produttività e di immagine.
Cosa si intende per Business Intelligence nel marketing?
Le aziende ogni giorno immagazzinano una gran quantità di dati che contengono informazioni preziosissime. Possono essere considerati dati grezzi che, presi singolarmente, non forniscono molte indicazioni.
Se però vengono messi insieme e letti nel modo giusto, forniscono spunti utilissimi per adottare le decisioni migliori in termini strategici e operativi. Un’operazione del genere è indicata per qualsiasi attività: dalla multinazionale al negozietto di quartiere.
La BI aiuta a identificare e pianificare i problemi, per poi fornire le risposte migliori. L’ultimo step è la verifica dell’efficacia della strategia intrapresa. In pratica la BI combina elementi vari di data mining e business analytics per elaborare i dati e poi tradurli in operatività.
Per attuare in maniera vincente ed efficace un processo di Business bisogna basarsi su 3 elementi:
- Dati, cioè tutti gli elementi alfanumerici raccolti in un database;
- Informazioni, che vengono appunto raccolte ed estrapolate dopo l’analisi dei dati;
- Conoscenza, derivante a sua volta dalla raccolta delle informazioni.
La Business Intelligence inoltre è utile sia per le attività appena nate, sia per quelle già avviate che vogliono crescere oppure apportare delle modifiche significative.
L’obiettivo è quello di raggiungere un vantaggio sugli altri competitor, trasformando i dati in informazioni e le informazioni in conoscenza.
Le aziende, forti di una conoscenza che poggia su solide fondamenta poiché derivante dallo studio e dall’analisi di dati certi ed empirici, possono così avviare il processo decisionale che si snoda in 5 punti fondamentali:
- Intelligence, che consente di individuare la questione sulla quale andrà presa una decisione;
- Design, nel quale si pianificano le soluzioni possibili anche tramite il brainstorming;
- Scelta, cioè la fase finale del processo decisionale dopo l’analisi dei dati e delle informazioni a disposizione;
- Implementazione, nella quale bisogna agire in modo coerente in base al piano adottato;
- Controllo, che consiste nella verifica dei risultati e nella valutazione sull’efficacia delle azioni intraprese.
Hai davvero bisogno della Business Intelligence? Sì, ecco perché!
Alcuni professionisti ritengono di non aver bisogno della Business Intelligence, poiché hanno un’attività di piccole dimensioni e perché gli affari vanno bene.
In primis la BI, come già specificato, è utilissima per qualsiasi attività; in secundis, anche se gli affari vanno bene, perché non possono andare meglio?
Per una valida azione di Business Intelligence è necessario dotarsi degli strumenti giusti, come HubSpot, che consente di analizzare visivamente i dati a disposizione, così da creare report e dashboard approfonditi sulle vendite. Puoi quindi ottenere informazioni a 360° sui canali di vendita e condividere i report con gli altri team aziendali.
La BI aiuta a prendere le decisioni migliori in ogni circostanza procedendo secondo 3 step:
- Reperimento dei dati;
- Conoscenza e documentazione dei dati;
- Costruzione di report.
Miglior reperimento dei dati
I dati vengono raccolti nelle aziende su vari database, risultando di fatto frammentati. L’interrogazione e l’analisi dei dati sono quindi particolarmente difficoltose, sia per la loro eterogeneità sia perché ogni database richiede credenziali di accesso diverse.
Mettere insieme l’enorme mole di Big Data di un’azienda diventa un’operazione titanica per i dipendenti, con ricadute inevitabili in termini di produttività.
C’è poi da considerare un altro rischio: la ridondanza dei dati. Informazioni e dati possono ripetersi più volte nei database, situazione che dilata ulteriormente i tempi di analisi. Le anagrafiche di clienti e fornitori o le caratteristiche dei prodotti possono essere ripetute più volte, magari anche con omissioni, differenze ed errori, e l’analisi diventa ancora più difficoltosa e complessa.
In tal senso la BI rappresenta una vera ancora di salvezza per le aziende, che possono invece raccogliere i dati in un solo posto per poi analizzarli e sviscerarli con estrema precisione. Sono evidenti i benefici in termini di produttività, poiché i dipendenti recuperano tempo prezioso per altre attività.
Analisi più accurate
Quando i dati sono frammentati e suddivisi c’è un altro rischio: solo alcune persone, che magari interagiscono poco e male tra di loro, ne possono prendere visione. In tal caso i dati possono essere male interpretati, proprio perché non c’è interconnessione tra loro e vengono analizzati singolarmente e non nel contesto generale.
I report quindi non solo risultano inutili, ma anche dannosi, poiché possono essere fuorvianti e quindi fornire suggerimenti sbagliati per prendere le decisioni strategiche più adeguate. In sostanza la pianificazione aziendale si basa su assunti sbagliati e inevitabilmente si fallisce nel raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Tutto questo può essere risolto con la documentazione delle basi dati, che talvolta è insufficiente o del tutto assente. Tramite precise strategie di BI è possibile raccogliere i dati nella loro interezza, stilando report affidabili, facilmente interpretabili e funzionali.
Costruzione eccellente di report
Le azioni intraprese fino a questo momento ci portano ad una perfetta costruzione di un report, sul quale pianificare le future strategie aziendali. Senza una valida analisi dei dati i report risultano frammentari, incompleti e poco affidabili.
Al contrario con la BI risulta più facile accedere e reperire i dati, che possono essere raccolti da tutti i team aziendali. L’azienda può ottimizzare i tempi e tagliare le spese inutili, a beneficio del suo profitto.
Quali sono i principali benefici per aziende ed e-commerce?
Gli strumenti di Business Intelligence consentono di avere un vantaggio competitivo nel proprio mercato di riferimento e, proprio grazie ad una conoscenza approfondita del settore, adottare le strategie di marketing più efficaci.
Possiamo così riassumere i vantaggi per le aziende:
- Individuare il segmento migliore verso il quale indirizzare le proprie promozioni;
- Individuare l’area geografica sulla quale insistere per presentare le proprie campagne, operazione utilissima soprattutto per il local e-commerce;
- Monitorare annualmente il tasso di crescita della propria attività;
- Valutare quali sono i clienti migliori;
- Capire quali sono i prodotti più richiesti in un determinato periodo.
La Business Intelligence, come già anticipato, risulta efficace tanto nei negozi fisici che negli e-commerce. Nel mercato online la BI consente di:
- Stilare un identikit ben preciso dei propri clienti;
- Acquisire informazioni importanti sia sul processo di vendita che di post-vendita;
- Valutare il tasso di fidelizzazione dei clienti;
- Prevedere quali clienti saranno più reattivi in seguito a determinate promozioni o campagne pubblicitarie.
Le aziende, con tutti questi dati a disposizione, hanno una panoramica ampia e completa del loro mercato, così da ottimizzare e pianificare con largo anticipo le azioni più efficaci per la loro attività.
Conclusioni finali
La Business Intelligence rappresenta un’opportunità che le aziende non possono lasciarsi sfuggire. Le attività che operano con efficaci strategie di marketing basate sul BI non solo conseguono la leadership nel loro settore, risultando veri e propri punti di riferimento, ma la mantengono sul medio-lungo periodo.
Oggi si sta diffondendo sempre di più la “cultura” dell’analisi dei dati, che consente di muoversi con agilità nel proprio settore di riferimento per generare profitto. Le piattaforme di Business Intelligence consentono di identificare le tendenze e le opportunità di ricavo, adottare i processi decisionali più opportuni e migliorare le prestazioni.
Ogni azienda deve porsi l’obiettivo non solo di raggiungere un numero quanto più alto possibile di clienti, e quindi di vendite, ma anche di fidelizzarli e conquistarne sempre di più. Solo con questa mentalità “ambiziosa” è possibile creare un progetto che sia vincente non solo nell’immediato, ma anche nel futuro.
Nel corso dell’articolo ti ho accennato di quanto sia utile HubSpot per un’efficace politica di BI. Se vuoi approfondire il discorso puoi leggere l’ebook gratuito, presente qui sotto, che ti spiega cos’è HubSpot e come adottare un modello di business vincente che ti aiuta a far volare il tuo fatturato.
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