Gli esseri umani lottano costantemente con il perfezionismo e con l’idea che tutto ciò che fanno deve essere giusto al primo tentativo. Altrimenti può sopraggiungere il senso di fallimento. In coscienza però noi lo sappiamo. Ci rendiamo conto che il perfezionismo provoca più problemi di quanti ne risolva.
Anche così, i creativi professionisti, continuano ad avere problemi ad accettare “l’abbastanza buono” quando si trovano di fronte alla pratica.
In particolare, i progetti di web design, sembrano essere una calamita per i ritardi, avanzare a singhiozzo, in continuo posticipo delle date di lancio… e rendono difficile la vita sia alle agenzie che ai clienti.
Ma non viviamo in un’epoca in cui i ritardi sui progetti sono scusati o accettati come inevitabili. Le Deadline - quando ci sono davvero - non sono suggerimenti, sono scolpite nella pietra.
La velocità è oggi la moneta più preziosa negli affari e il rapido ritmo di innovazione tecnologica dimostra che là fuori, c’è un mondo di concorrenti che stanno spingendo nuovi prodotti e nuove idee sul mercato più velocemente che mai.
In questo scenario, dobbiamo tutti lasciare andare le vecchie abitudini - sopratutto i web designer e i creativi amanti della perfezione. Odiamo avere le nostre meravigliose visioni ristrette da cose come tempo, budget e realtà, eppure molti di noi lottano per migliorare o creare nuove abitudini.
Growth-Driven Design (da qui abbreviato con: GDD) è un nuovo modo di approcciarsi al web, che può aiutare la vostra azienda o le agenzie a lanciare siti migliori, più velocemente e con risultati di business più soddisfacenti. Questa metodologia fornisce una guida passo passo per eseguire progetti web che creano quello che gli utenti finali vogliono, riducendo i molti rischi connessi con la progettazione web tradizionale.
Come si impara con il GDD, tenete a mente queste importanti lezioni.
Perchè i migliori designer non si preoccupano di essere perfetti
1. Lascia perdere il concetto di “Il giorno del grande lancio”
Partiamo dalla comprensione che non c’è più un solo ed unico grande lancio del sito web. La formula “Il giorno del lancio del sito” veniva usato come momento di grande orgoglio emotivo aziendale e dell’agenzia web coinvolta: il rilascio di un sito tirato a lucido, che abbiamo impiegato mesi a creare, unico al mondo. Lasciare andare questo momento può essere difficile per chi è abituato a viverlo da vent’anni.
Ma il “giorno del grande lancio” arriva solo dopo numerosi ritardi e sforamenti del budget, abbassando la soddisfazione dei clienti e l’entusiasmo dell’agenzia per quel progetto.
Ma quando arriva, il grande lancio fa luccicare gli occhi a tutti. Come rinunciarvi? Non è un grande segno di successo?
Con il GDD il lancio del sito è qualcosa di meno importante, meno pomposo. Non si vuole far fare "wow!" a tutto il mondo e non si aspira ad una dose di autoerotismo compiaciuto sul “come sono stato bravo”. E’ un continuo giorno di lancio, con continui miglioramenti su quanto fatto all’inizio. In ottica incrementale, ogni modifica apporta un qualcosa che punta al miglioramento “di qualcosa”.
La soddisfazione del cliente rimane un fattore costante e rilevante nel lavoro di progettazione, ma c’è un’azione continua che spinge tutti ad avere meno stress, meno sovraccarico di lavoro e un’attenzione continua a quello che conta, che non è la volontà di perfezionismo del web designer o le idee sulla presentazione dell’azienda da parte del cliente… ma come sta funzionando, come potrebbe funzionare meglio, cosa non funziona.
Imparare ad essere orgogliosi dell’intero processo nel suo insieme, come si era abituati a godere solo nel giorno del rilascio. Ma l’orgoglio dovrebbe derivare dalla capacità del team di rilasciare un lavoro che funziona in fretta e prendere a cuore l’aspetto della commercializzazione del prodotto, servizio, una volta che il sito è online. Se il sito è online si riceve un valore. Quale maggiore soddisfazione per l’azienda e per l’agenzia?
2. Risolvi i problemi con il "Fare", non con il "Pensare"
La fase di strategia del GDD fornisce un quadro per fare un sacco di ricerche qualitative, immergersi in profondità nelle situazioni attuali dell’azienda che commissiona il sito, esplorare quelle che si pensano siano le esigenze dei clienti, fissare degli obiettivi a breve e a medio termine e ipotizzare degli scenari in base all’esperienza e alla competenza dell’intero tema (azienda-agenzia).
Ma senza un feedback sul mondo reale, tuttavia, il potere della ricerca ha i suoi limiti. Ecco perché il processo ha lo scopo di mettere un limite a questa pianificazione strategica, perché, alla fin fine, abbiamo bisogno di usare nel mondo reale con una “piattaforma di lancio iniziale” e cominciare a raccogliere dati qualitativi. Che saranno quelli che poi guideranno il lavoro di miglioramento.
Tu sei un esperto nel tuo campo, hai un sacco di idee su come migliorare le metriche e soddisfare i tuoi clienti. Quando si combinano le tue conoscenze e il processo di GDD, si prova ad ottimizzare le competenze, orientandole verso i risultati che generano.
Fare le cose che ti permettono di sperimentare, per aiutarti a rispondere alla domande principali sul “cosa fare” per migliorare le performance di business.
Dopo la fase strategica e la piattaforma per iniziare, comincia un miglioramento guidato dall’apprendimento, che non si fermi mai.
Dovete solo fissare un limite per la fase strategica e pensare quali sono le necessità minimali della piattaforma di lancio. Da lì inizia il tutto.
3. Partiamo dalle necessità per farlo perfetto
Il perfetto è nemico del “fatto” così come è nemico del “bene”. La progettazione in chiave Growth-Driven (che non è chiamata Perfect-Driven) accetta che le nostre ipotesi sulle necessità basilari della piattaforma di lancio, siano completamente errate. Quindi non abbiate paura di eventuali omissioni rispetto al mondo globale che vorreste rappresentare. Non sarà rovinata la vita di nessuno se non si colpiscono da subito gli obiettivi ideali.
Il perfezionismo è una delle più grandi cause di ritardo del progetto di design. I progettisti si impannavano alla ricerca della “giusto” perfetto. Se non lo troviamo, noi continueremo a cercarlo all’infinito, sapendo che ogni volta stiamo probabilmente migliorando la nostra idea iniziale.
La soluzione perfetta per un problema di progettazione non può essere nella testa del progettista o delle persone che lavorano nel vostro ufficio. Si torva nel mercato!
Il vostro ufficio è una bella bolla confortevole, ma il mondo esterno è grintoso e spaventoso… ma è lì che si trovano i clienti. Ecco dove sono le risposte. Usa la tua piattaforma di lancio per raccoglie dati dagli utenti reali e prendere decisioni informate.
Ricordate a voi stessi e al vostro team che il perfezionismo non è previsto e richiesto a nessuno. Nulla di ciò che realizza il team sarà giusto al 100% la prima volta. Questo è un bene, purché l’approccio al progetto sia quello della “crescita” dato dal GDD e non dall’idea le “giorno del grande lancio”. Modificare il risultato di quest’ultimo è per forza più costoso, più complesso, più frustrante…
4. Non iniziare qualcosa che non puoi finire
Ecco una cosa per i responsabili del progetto. Anche se non c’è una regola vera e propria, la tipica piattaforma di lancio, va online dopo 30/60 giorni dall’inizio del progetto. Questo non è un sacco di tempo e non è certamente abbastanza tempo per portare un progetto completo, con tutto quello di cui potrebbe aver bisogno l’azienda committente.
Comunque si suppone che anche la piattaforma di lancio, per quanto minimale, possa riuscire ad essere più efficace del vecchio sito, perché già questo dovrebbe essere il frutto dei feedback e delle sperimentazioni del precedente.
Quando pianifichi una timeline di un progetto siate pessimisti, soprattuto se sono i vostri primi progetti GDD. Quando realizzate la piattaforma di lancio, semplificate sempre il processo, le caratteristiche e posticipate alcune funzioni o pagine successivamente al lancio, soprattuto se non sono parti vitali del sito.
Ricordate la regola dell’80/20: circa l’80% el valore dei clienti che otterrete dal sito web arriva dal 20% delle pagine. Il successo del team dovrebbe essere quello di identificare le aree di alto impatto e capire come allocare al meglio le risorse.
Il flusso di lavoro del GDD pretendono una comunicazione di squadra molto stretta: quando un solo giorno costituisce una percentuale del tempo da dedicare al progetto molto più grande rispetto al passato, un solo giorno produttivo, dove qualcuno non viene bloccato, o nel quale il suo lavoro viene messo a fuoco in modo ottimale, è un grande successo per la produttività.
Due check-in al giorno del tema sarebbero auspicabili.
Per mantenere l’attenzione sull’interno progetto, tenente sempre una lista dei desideri o dei compiti che potrebbero essere realizzati in futuro, dopo che la piattaforma di lancio è online. Questo aiuta a ridurre l’ansia associata al fatto che non viene fatto tutto in una volta e definisce un percorso per gestire le aspettative di tutta la squadra.
Non si devono respingere le idee di nessuno, semplicemente vanno salvate per essere prese in mano e discusse/analizzate in un secondo momento. E costituiranno un documento prezioso quando si dovrà ragionare sulle funzioni della prossima release.
Se non è possibile finire una pagina o una specifica funzionalità nelle tempistiche che ci si è dati, meglio lasciarla fuori del tutto.
Conclusione
Una volta imparato ad abbracciare il “fatto” piuttosto che il “perfetto” nel vostro lavoro, sarete assaliti da un sentimento liberatorio. Non verrete stressati dalle date di lancio, visto che avrete piccoli miglioramenti anziché trovavi di fronte ad un mostro.
Non siate timorosi nel commettere errori. Il pensiero di non aver finito tutto quello che c’era da fare deve sparire. L’orgoglio deriverà dal fatto che ogni nuova implementazione punterà a migliorare le performance economiche del sito, impattando sulla vita reale degli utenti/clienti.
L’obiettivo è una crescita per tutti, agenzia, azienda e clienti.
ISPIRAZIONE: http://blog.hubspot.com/marketing/best-designers-dont-care-about-perfect#sm.0000ony10sb94fl6vco1ccbw6g3xf
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Alcune informazioni sull'autore
Giovanni Fracasso
COO e CMO @ICT Sviluppo