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Hai un negozio e vuoi vendere online? Parti da questi 5 consigli!

2 settembre 2016

| Paola Natarelli |
6 minuti per leggere
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Aver una vetrina in Piazza, aprire uno spazio in un nuovo centro commerciale, ed ora vendere online...

Che lavoraccio al giorno d'oggi per i venditori che hanno a che fare con la gente....

Tempo fa, ma in realtà nemmeno poi così lontano, un’attività commerciale di successo festeggiava l’inaugurazione di un nuovo punto vendita, magari in centro alle nostre più grandi città, a rappresentazione di un business fiorente e con prospettive di crescita e di spirito di intraprendenza nell’affrontare nuovi mercati.

Alcuni punti vendita in località prestigiose svolgono una funzione pubblicitaria, non solo economica: il valore non è nel solo fatturato mensile generato da quel singolo negozio ma dal ritorno di immagine che ne deriva per il brand aziendale.

Il nuovo mercato degli anni 2000 è il web, perché non traslare questo modello tradizionale anche al mondo digitale? È quello che è successo negli scorsi anni. Gli americani hanno chiamato questa prassi Brick&Click (mattoni e click) o Mortar & Click: un modello di business che integra attività di vendita tradizionali e online.

In base al tipo di azienda, al prodotto e all’organizzazione della distribuzione al cliente finale, aggiungere servizi via internet può essere relativamente facile ed economicamente non impegnativo. Attenzione però, ogni mercato ha le sue regole del gioco, anche quello del web.

Vi consiglieremo i 5 punti chiave per far sì che il negozio sul mercato digitale sia sinonimo di successo.

L’aspetto del vostro negozio virtuale dovrà essere rappresentativo dell’immagine che volete proporre della vostra azienda ma dovrà anche fornire al vostro cliente una piacevole esperienza. Importante quindi scegliere la giusta grafica per la homepage: la giusta palette di colori che richiami il logo aziendale, le immagini grandi e ad alta risoluzione come vanno di moda e che siano attinenti all’idea di voi che volete dare al vostro cliente.

Per capire meglio considera questo: avete un negozio nella piazza principale della vostra cittadina. Ogni giorno decine di persone passano davanti alla vostra vetrina, ma solo alcune vi notano e di queste solo alcune entrano per vedere altri articoli. Nel web accade lo stesso, vi troverà solo il pubblico interessato perché avete creato contenuti e parlato di argomenti che interessano proprio a loro e solo a loro. Se nel web siete generici, gli utenti passeranno oltre la vostra pagina come le persone che stanno andando di fretta da qualche altra parte in piazza.

Fare in modo che i due canali, negozio fisico e negozio virtuale siano collegati per ottenere il massimo da entrambi. Ad esempio, utilizzando programmi per allineare le scorte disponibili a magazzino e consentendo l’opzione “ritirare in negozio” nelle vendite online.

Il grande vantaggio di avere anche un canale online è legato al fatto che sono cambiate le abitudini di chi compra. Soprattutto grazie alla diffusione di internet sui dispositivi mobili è diventata prassi per molti cercare prima informazioni su internet. Ci sono anche altre 2 caratteristiche dell’e-shopper italiano da considerare.

  • considera negativo non trovare indicazioni aggiornate circa la disponibilità del prodotto;

  • può considerare scomodo ricevere merce con vettore e preferisce passare a ritirare il prodotto al punto vendita (in caso la distanza lo permetta).

Implementare una o entrambe le soluzioni aumenterà il valore del servizio proposto.

Quando si fa un progetto e-commerce non bisogna dimenticarsi che i processi di acquisto on-line hanno dinamiche diverse da quelle in un negozio fisico. Servirà fare il possibile per evitare che ci arrivi nel vostro sito abbandoni il carrello!

  • far trovare i prodotti: se in un negozio non troviamo subito quello che ci serve, possiamo chiedere ad un addetto. On line, se il visitatore non trova facilmente i prodotti o informazioni precise, abbandonerà il sito;

  • facilitare la conclusione dell’ordine: procedure complicate o poco intuitive di registrazione dati anagrafici, dati di pagamento e spedizione scoraggeranno la conclusione dell’ordine;

  • garantire la sicurezza dei pagamenti;

  • fornire indicazioni chiare circa le modalità di reso;

  • compilare e tenere aggiornata la pagina delle FAQ e delle domande frequenti.

Diverse aziende hanno inoltre iniziato ad introdurre servizi di assistenza on-line tramite chat per poter assistere da remoto i visitatori del sito in certi momenti della giornata. Alcuni utenti infatti, si sentono più a loro agio se sanno di poter contattare una persona.

Un’attività di e-commerce non è la panacea di tutti i mali: deve nascere sulla carta con un piano di business ben preciso. Sapere cosa fare, come farlo e che risultati di breve, medio e lungo periodo deve avere.

Il web ti permette di misurare molti dati. Tenere sotto controllo alcuni dati statistici chiave che fanno capire se vi state muovendo nel modo giusto e se il tuo è un sito e-commerce che fa guadagnare. Sono aumentate le visite alla vostra homepage ma non gli acquisti? La campagna a pagamento su Facebook ha generato profitti? Nell’ultimo trimestre,il numero di potenziali acquirenti che abbandonano il carrello è diminuito o è aumentato?

Fare, misurare, modificare e ripetere…

Un e-commerce che funziona è supportato da una coerente campagna di web marketing che si ripete nel tempo.

Avendo più di un canale di vendita vi servirà una strategia di marketing che operi sui diversi canali online e offline in maniera diversificata in base al pubblico, ma coesa. Soprattutto non deve essere occasionale. Deve considerare sia la promozione verso i potenziali acquirenti che verso i clienti già acquisiti, sia dal negozio fisico che dal negozio online.

Trovare nuovi clienti è la linfa del commercio, ma anche fare in modo che chi abbia comprato da voi continui a farlo è altrettanto importante: e per farlo avete bisogno di comunicare in modo diretto con i clienti. Un’attività online vi favorisce proprio in questo: vi offre sempre un modo di poter restare in contatto con i vostri clienti, senza aspettare che vengano in negozio.

Concludendo:

All’inizio abbiamo detto come aprire negozi in certe località ha più valore in termini di ritorno di immagine che di vendite dirette. Ecco, penate ad un e-shop allo stesso modo. Potrebbe non generare direttamente profitti nel breve termine, ma generare comunque altre risorse preziose per l’attività.

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Alcune informazioni sull'autore

Paola Natarelli

Paola Natarelli

Senior Inbound Marketing Specialist | HubSpot Expert
Mi occupo dello sviluppo dei progetti di inbound marketing & sales affiancando i clienti nella fase di pianificazione, realizzazione e analisi delle campagne e ad istruirli nell'utilizzo della piattaforma HubSpot Marketing & Sales.
Background formativo eclettico, dal diploma di Liceo Linguistico, alla Laurea in Relazioni economiche internazionali, ai corsi di informatica, di scrittura creativa e di inbound marketing. "Smanettona" di inclinazione, ho sempre lavorato in aziende legate all'informatica e alla tecnologia, sia nel commerciale che nel marketing. Usare HubSpot è per me una sfida dal punto di vista tecnologico e metodologico: un'incredibile opportunità di affrontare e partecipare attivamente alla digital transformation.
Quando non studio per le certificazioni della HubSpot Academy, mi dedico allo studio della lingua giapponese, perché quella per il Giappone è una vera e propria ossessione che non sembra voler passare. よろしく!