Il replatforming / migrazione di un sito ecommerce è il processo di trasferimento del sito da una piattaforma di e-commerce esistente a una nuova piattaforma. Questo può coinvolgere la migrazione di dati, contenuti, funzionalità e di design da un sistema all'altro.
Per quanto sia oggi, spesso, un'operazione necessaria, il la migrazione da una piattaforma ecommerce ad un'altra è un'operazione complessa che richiede una pianificazione attenta e una corretta esecuzione per evitare interruzioni del servizio e perdite di dati. Assicurati di valutare attentamente i costi, i benefici e le sfide coinvolte prima di intraprendere un replatforming del tuo sito.
Nota personale
In ICT Sviluppo, in questi anni, la maggior parte dei progetti ecommerce che affrontiamo sono replatforming da Adobe / Magento. Ovviamente non manca la migrazione su Shopifyda altre piattaforme, come per esempio Woocomerce, Opencart e sistemi opensource non proprio ottimali per fare ecommerce oggi, magari da parte di business che stanno crescendo e si trovano stretti con software proposti da agenzie e sviluppatori che non avevano troppa cognizione di causa del mercato dei software ecommerce di questi ultimi anni... anche la migrazione da Prestashop ha il suo bel volume di lavoro. Ma tant'è... e, per fortuna, una migrazione da una di queste piattaforme a Shopify o Shopify Plus è oggi, generalmente, agevole e senza troppe frizioni, grazie ad una metodologia che, giocoforza, abbiamo affinato con gli anni di esperienza.
I motivi per un replatforming
Prestazioni e scalabilità:
La piattaforma e-commerce attuale potrebbe non essere in grado di gestire l'attuale volume di traffico o le future aspettative di crescita. Questo potrebbe portare a tempi di caricamento lenti, tempi di inattività e una scarsa esperienza utente. Una nuova piattaforma può migliorare le prestazioni e la scalabilità, consentendo all'azienda di gestire più traffico e prodotti senza problemi.
Funzionalità e personalizzazione:
La piattaforma attuale potrebbe non disporre delle funzionalità o delle opzioni di personalizzazione necessarie per soddisfare le esigenze aziendali. Pensiamo per esempio ad Adobe commerce/ Magento / Saleforce Commerce, che obbligano a d impiegare un effort notevole, da aprte degli sviluppatori, per aggiungere anche funzionalità "semplici" ed intervenire sull'esistente. Una nuova piattaforma in SaaS e pensata per avere tempi di implementazione più brevi, può offrire una maggiore flessibilità, consentendo all'azienda di creare un'esperienza di e-commerce unica e personalizzata.
Miglioramento dell'esperienza utente:
Un replatforming può consentire di ottimizzare l'esperienza utente, rendendo la navigazione più intuitiva, semplificando il processo di acquisto e migliorando l'interfaccia mobile o desktop, garantire maggiori performance al checkout e avere meno frizioni in tutto il processo di acquisto. Capita infatti che con piattaforme più obsolete sia molto più difficile intervenire su certi elementi strutturali e, giocoforza, i problemi sono più difficili da risolvere.
Sicurezza e conformità:
La piattaforma attuale potrebbe non essere conforme agli ultimi standard di sicurezza o requisiti di conformità. Una nuova piattaforma può migliorare la sicurezza dei dati e ridurre il rischio di violazioni.
Integrazioni ed estensioni:
L'azienda potrebbe avere bisogno di integrare il proprio sito di e-commerce con altri sistemi o applicazioni, ma la piattaforma attuale potrebbe non supportarlo. Una nuova piattaforma può offrire migliori opzioni di integrazione e consentire all'azienda di sfruttare al meglio i propri dati e strumenti.
Obsolescenza:
La piattaforma attuale potrebbe essere obsoleta e non più supportata dal fornitore. Oppure potrebbe aver perso di appeal per gli sviluppatori indipendenti, fornitori di soluzioni, e ogni nuova funzionalità, per quanto piccoli, sopratutto se legata a nuovi servizi esterni, deve essere sviluppata custom Questo può portare a problemi di sicurezza e difficoltà nell'ottenere nuovi funzioni, aggiornamenti dell'esistente e patch che migliorano la sicurezza. La migrazione verso una nuova piattaforma garantirà che l'azienda stia utilizzando una tecnologia moderna e supportata. Il che ci porta direttamente ai motivi per i quali, molte aziende, oggi preferiscono rivolgersi a soluzioni Saas, visto il grado di maturità raggiunto.
Manutenibilità:
La piattaforma attuale potrebbe essere difficile da mantenere o aggiornare. Una nuova piattaforma può essere più user-friendly e richiedere meno risorse per la gestione, liberando tempo e risorse per altre attività aziendali. Una gestione più efficiente del software ecommerce potrebbe essere, per esempio, una serie di vantaggi a cascata che arrivano quando non ti devi più preoccupare di aggiornare il software alle nuove versioni, quando non ti devi più preoccupare della sicurezza, quando non ti devi più preoccupare della aprte sistemistica perchè scegli una piattaforma SaaS.
Costo totale di proprietà (TCO):
Sebbene il costo iniziale di un replatforming possa essere elevato, a lungo termine può far risparmiare denaro all'azienda riducendo i costi di manutenzione, licenze e aggiornamenti. Una nuova piattaforma può anche migliorare l'efficienza e la produttività, portando a ulteriori risparmi. Uno degli esempi che ci capita spesso di affrontare è quello dei costi per fre nuove implementazioni, o anche solo mantenere l'esistente, con aziende che hanno scelto anni fa Magento / Adobe Commerce e si trovano ora a pagare un effort spropositato - e difficilmente giustificabile nel 2024 - all'agenzia che deve occuparsi del sistema. Non parliamo poi dei serve dedicati e del personale per saper mettere mano a tutta l'infrastruttura per mantenere l'esistente.
Migliorare l'esperienza utente:
Un sito web di e-commerce obsoleto o malfunzionante può offrire un'esperienza utente negativa, che porta a tassi di abbandono del carrello più alti e a una minore fidelizzazione dei clienti. Una nuova piattaforma può essere progettata per offrire un'esperienza di acquisto fluida e piacevole, aumentando la soddisfazione dei clienti e le conversioni. Portare il visitatore ad avere una esperienza di navigazione più fluida, senza interruzioni, armonica... non può che trasformarsi in un grande vantaggio per l'azienda che si è sobbarcata una migrazione dal vecchio sistema e-commerce a quello nuovo, perché porta maggiori vendite, maggiore fidelizzazione e un senso di enpatica verso il brand.
Prepararsi per il futuro:
Un replatforming può essere l'occasione per rivedere la strategia di e-commerce aziendale e identificare nuove opportunità di crescita. Una nuova piattaforma può fornire la flessibilità e la scalabilità necessarie per supportare nuovi prodotti, mercati e modelli di business. Se stai già crescendo come traffico e volume di vendite dovresti prepararti prima che avvenga, perchè poi potrebbe essere già tardi: il nuovo sistema dovrà essere in grado di gestire un aumento del traffico e delle transazioni, senza compromettere le prestazioni. Se ti accorgi che il tuo software ecommerce sta "soffrendo" per qualunque motivo, significa che non sei stato previdente e non ti sei preso per tempo e il tuo brad sta già pagando gli svantaggi di essere ancora su software obsoleto.
I passaggi principali per un replatforming
Il replatforming da un sistema ecommerce ad un altro coinvolge diversi passaggi cruciali per assicurare una transizione efficace e senza intoppi. Ecco i principali passaggi da effettuare quando siamo di fronte ad un replatforming:
- Valutazione delle esigenze e obiettivi: Prima di iniziare il processo di replatforming, è importante valutare le esigenze attuali del tuo business e stabilire gli obiettivi che desideri raggiungere con la nuova piattaforma. Per fare questo è necessaria una prima analisi che individui tutti gli elementi funzionali che si stanno utilizzando nelle piattaforma esistente, definendone il grado di importanza e di impatto che hanno sul business o sulle necessità di interazione che il brand esprime con il suo pubblico. Questo aiuterà, nel passaggio seguente, a valutare eventuali compromessi o dei cambi di approccio con l'adozione del nuovo software ecommerce. Si tratta della fase, molto importante, di software selection. Se infatti, per esempio, il 99% dei progetti ecommerce si può oggi implementare con Shopify o Shopify Plus, rimangono della casistiche in cui ciò non è possibile e conviene esplorare un'altra piattaforma (Commerce Layer, Bigcommerce o altre). E' in questa fase che si capirà se si tratta di un progetto monolitico, headless o composable ecommerce.
- Selezione della nuova piattaforma: Identifica la piattaforma di e-commerce che meglio si adatta alle esigenze del tuo business e agli obiettivi di replatforming. Considera le funzionalità, la scalabilità, il supporto tecnico e i costi associati. Per arrivarci in maniera sicura e senza sbagli si devono mettere in fila tutte le funzioni essenziali ed accessorie che si vogliono portare dalla vecchia piattaforma a quella nuova e valutare quali di queste sono già presenti di default nel nuovo software, quali necessitino il ricorso a servizi esterni e quali, invece, abbiamo bisogno di uno sviluppo personalizzato. Una volta capiti e sviscerati questi tre macrotemi, ci si occupa di quantificare l'effort necessario a migrare da un sistema all'altro, valutando attentamente anche il costo di sviluppi dedicati. Oltre, ovviamnte, al costo generale di gestione e mantenimento del nuovo sistema.
- Pianificazione e preparazione: Crea un piano dettagliato per il replatforming, includendo la pianificazione delle attività, la gestione dei rischi, la definizione dei ruoli e delle responsabilità e la preparazione dei dati per la migrazione. Ovviamente lo puoi fare solo dopo aver terminato l'analisi iniziale. In consiglio è quello di produrre un GANTT che preveda non solo quando verranno fatti i vari passaggi ma anche la disponibilità in quel periodo delle persone che, lato fornitore o lato cliente, saranno disponibili per dedicarsi al progetto. Capita spesso, infatti, che la difficoltà, da parte delle persone chiave, di liberare tempo per questo progetto, possa rallentare il processo. Verifica bene che ci sia un allineamento di volontà corale e che tutti siano coinvolti e si impegnino perché il progetto di replatforming sia portato a compimento nei tempi stabiliti e senza intoppi.
- Migrazione dei dati: Trasferisci i dati esistenti, come prodotti, clienti, ordini e contenuti, dalla vecchia piattaforma alla nuova. Assicurati che i dati siano correttamente formattati e validati durante il processo di migrazione. Per fare questo devi esportare i dati dal software esistente - e se non ha questa funzione integrata, farti aiutare dagli sviluppatori: dovresti uscirne con un file CSV degli utenti, uno dei prodotti (sopratutto se non hai un PIM da integrare con un progetto di data integration) e fare uno scraping del sito attuale per poter impostare i redirect 301 dai vecchi url ai nuovi url. Attenzione che tutte queste operazioni sono importanti e delicate. L'ultima, sopratutto, potrebbe avere un forte impatto sul posizionamento organico del tuo sito. Una analisi SEO e farsi seguire da una agenzia / freelance specializzato sulla SEO sarebbe opportuno.
- Personalizzazione e sviluppo: Personalizza la nuova piattaforma per adattarla alle esigenze specifiche del tuo business. Questo potrebbe includere lo sviluppo di moduli, temi personalizzati, integrazioni con sistemi esistenti e ottimizzazione delle funzionalità. Si tratta semplicemente di dare seguito a quanto analizzato e pianificato nelle prime fasi: che si tratti di sviluppare un tema su misura lato UX-UI, integrare una applicazione/ servizio per la ricerca avanzata o ripensare l'alberatura delle collezioni e dei filtri... va fatto tutto con criterio e con lo "scopo di progetto" definito nelle prime fasi. L'insorgenza di imprevisti, come - ad esempio - una funzione che non era stata analizzata nel kickoff ma ritenuta fondamentale per il tuo business, non obbliga a ripensare all'intero progetto ma a come inserirla in maniera armonica nel processo di delivery e di sviluppo ipotizzato. Ovviamente, utilizzando soluzioni SaaS con grande margine di scalabilità, come Shopify, ti permette di adattarti meglio, in corso di progetto, all'insorgenza di nuove necessità. Ricordati che la scalabilità è uno dei requisiti che chiedi alla nuova piattaforma e se non può adattarsi, già in fase di realizzazione, alle necessità mutevoli del business, forse hai sbagliato la software selection.
- Test e controllo di qualità: Esegui test approfonditi sulla nuova piattaforma per assicurarti che tutte le funzionalità funzionino correttamente e che non ci siano errori o problemi di compatibilità. Di solito, per un fornitore, questo è il periodo di bug fixing: a seconda della complessità del progetto di migrazione può durare da un mese ai tre mesi. In questa fase, oltre a far emergere eventuali problematiche,. si verifica anche di aver pensato a tutte le funzioni che sarebbero potute servire e si va a tarare qualcosa anche con nuove progettualità per aggiustare il tiro e migliorare quello che si è creato.
- Formazione del personale: Ovviamente...Assicurati che il personale coinvolto nell'utilizzo della nuova piattaforma sia adeguatamente formato per massimizzare l'efficienza e minimizzare eventuali errori. Per le piattaforme più utilizzate ci sono ricchi siti di approfondimento per ogni funzione, direttamente erogati dallo sviluppatore del software. Ma ci sono anche corsi di approfondimento e articoli informativi da parte di sviluppatori e formatori: il consiglio è di costruire un database aziendale con le informazioni principali, accessibili da tutti i dipendenti, per imparare e andare a cercare il "come fare", una sorta di wiki interna facilmente consultabile, con link a tutte le risorse importanti. Questo agevolerà l'inserimento di nuovo personale senza training specifici.
- Lancio e monitoraggio: Una volta completati tutti i passaggi precedenti, lancia ufficialmente la nuova piattaforma (il famoso "go live") e monitora attentamente le prestazioni per identificare eventuali problemi e apportare eventuali correzioni. Un lavoro continuo che, seppure con un effort ridotto rispetto alle piattaforme più obsolete, è consigliato anche con i nuovi software ecommerce come Shopify, sopratutto se il tuo progetto cresce e diventa (o lo è già) un importante asset aziendale.
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Alcune informazioni sull'autore
Giovanni Fracasso
COO e CMO @ICT Sviluppo