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  1. Ecommerce

Far vendere l'ecommerce grazie all'influencer marketing

9 marzo 2023

| Redazione |
9 minuti per leggere
influencer davanti a camera vende trucchi.jpg

Negli ultimi anni impazzano sul web gli influencer che, come suggerisce il nome, sono figure in grado di “influenzare” le scelte degli utenti o quanto meno di fornire utili consigli e suggerimenti.

Il discorso si fa decisamente interessante se spostiamo l’attenzione all’influencer marketing negli ecommerce. Gli influencer possono infatti influenzare le decisioni degli utenti anche al momento dell’acquisto, quindi è facile intuire quanto potenzialmente possa essere efficace e potente questo strumento.

Gli influencer, pionieri del web, sono ormai diventati professionisti e quelli con il maggior numero di utenti sono contesi dai principali brand e aziende. Ma nello specifico come funziona l’influencer marketing? Come sfruttarlo al meglio? E le strategie più efficaci? Ci sono rischi?

Se cerchi risposte a tutte queste domande, che probabilmente si stanno ponendo i titolari di e-commerce, basta proseguire nella lettura dell’articolo.

L’influencer marketing è composto da una serie di attività portate avanti da testimonial o blogger che testano, provano e danno consigli su determinati prodotti, applicando su di loro una sorta di certificato di garanzia, in modo da veicolare potenziali clienti all'interno degli ecommerce.

In ogni caso si tratta di persone ritenute influenti nel loro settore o in una particolare nicchia di mercato, figure affidabili che vengono riconosciute come vere autorità in quell’ambito. Non ci sono limiti, esistono influencer di ogni categoria e settore: automotive, tecnologia, film, viaggi, cibo, beauty ecc.

Cosa fanno? Possono recensire prodotti o servizi, dando consigli preziosi da esperti del settore, o semplicemente parlare di argomenti specifici dando il loro personale punto di vista dall’alto della loro competenza.

Altra cosa importante da considerare è il canale per diffondere i propri messaggi. Giorno dopo giorno spuntano sul web nuovi social, frequentati da un pubblico variegato che magari ha anche preferenze e interessi differenti.

Instagram ad esempio, una delle piattaforme preferite degli influencer, pur essendo un canale versatile è più orientato verso determinati trend come la moda, i viaggi, il cibo, il settore beauty e fitness, quindi con target più femminili.

Youtube invece ha un’anima più tech, infatti i principali influencer parlano soprattutto di gaming, automotive e tecnologia, quindi più orientato alla popolazione maschile in cerca di video-tutorial o recensioni prima di acquistare un prodotto. Integrare Youtube con Shopify, abbinata ad una strategia di influencer marketing può essere l'arma vincente per il tuo ecommerce.

E poi c’è TikTok, popolato soprattutto da adolescenti, e quindi il target di pubblico è composto soprattutto da ragazzi giovani, dai 15 ai 25 anni.

L’influencer marketing è quindi necessario per gli ecommerce? Da un punto di vista strutturale teoricamente se ne potrebbe anche fare a meno, ma questo significherebbe rinunciare ad una strategia moderna che invece porta nuove visite e nuovi clienti e che aumenta la visibilità del brand.

Una buona strategia di influencer marketing, associata ad un’ottima piattaforma per il commercio elettronico come Shopify, può diventare un’arma potentissima per dare prestigio e visibilità al tuo e-commerce che può così imporsi anche in un mercato saturo e sempre più competitivo.

Una volta compresa l’importanza che può avere l’influencer nelle vendite, bisogna capire quali sono le strategie più efficaci in base ai propri obiettivi e anche in base al proprio pubblico.

Puoi anche scegliere l’influencer più rinomato nel tuo settore ma, senza un progetto ecommerce chiaro e strutturato, rischi di andare incontro ad un fallimento epocale e di investire soldi a vuoto.

Sono 4 i passi che devi seguire per muoverti con i piedi di piombo e perseguire i tuoi obiettivi secondo una strategia studiata e ponderata, senza salti nel vuoto. Ecco gli step necessari:

  1. Stila il budget. La prima cosa che devi fare è stilare un budget, oltre il quale non puoi andare, e capire anche come intendi remunerare l’influencer. Se punti su un influencer vip, con centinaia di migliaia di follower, sappi che dovrai staccare un assegno decisamente corposo. I piccoli influencer invece possono accontentarsi anche di avere in omaggio prodotti o di servizi gratuiti. In ogni caso è necessario stabilire quanto sei disposto a spendere, così da poter fare una prima scrematura degli influencer e individuare quello che fa al caso tuo. Quello che si consiglia in questo caso è di cercare di fare una previsione delle vendite dell'ecommerce e calcolare così il ROAS.

  2. Selezione del canale social. Il secondo step è la scelta della piattaforma, legata comunque a doppio filo all’influencer. In base ai tuoi clienti, al tuo target di pubblico e agli obiettivi che intendi perseguire devi scegliere tra le varie piattaforme, ognuna delle quali può fornire prestazioni diverse a seconda di tanti fattori. Se intendi sponsorizzare un ecommerce che vende prodotti di bellezza o cosmetici, probabilmente il canale più indicato è Instagram. Se vuoi invece presentare un nuovo prodotto tecnologico, con video immersivi, vedute spettacolari, grafiche accattivanti e ricche di dettagli, Youtube è l’alleato migliore. Hai un e-commerce di abbigliamento dal taglio giovanile e trendy, rivolto principalmente ad adolescenti? Senza ombra di dubbio la piattaforma migliore è TikTok. Considera però che alcuni influencer preferiscono lavorare solo su determinate piattaforme, una cosa da tenere a mente al momento della scelta.

  3. Crea un percorso per l’influencer. Devi fornire un briefing all’influencer, una sorta di percorso da seguire con tanto di indicazioni, menzioni e hashtag da usare. Devi dargli tutte le informazioni di cui ha bisogno, ma questo non significa che devi imporre ritmo, stile e modalità della creazione dei contenuti. Hai scelto quell’influencer proprio per la sua creatività e la sua capacità di aumentare l'engagement, quindi non essere troppo invadente.
    Le sponsorizzazioni con gli influencer possono svilupparsi in diverse modalità: recensioni, dirette live dove i fan possono interagire, sondaggi, ricetti, guide, tutorial ecc. Studia con il professionista il “piano di battaglia” più indicato per ottenere il miglior risultato possibile.

  4. Definisci gli obiettivi. Cosa determina il successo o l’insuccesso della collaborazione con gli influencer? Gli obiettivi che intendi perseguire. Non tutti gli e-commerce hanno infatti gli stessi obiettivi, perciò bisogna identificarli prima di avviare la collaborazione. Un sito appena nato, che magari ha bisogno di farsi conoscere, più che alle singole vendite punta probabilmente ad aumentare la sua visibilità. In tale ottica un progetto Shopify può dare una grande mano, poiché fornisce strumenti in grado di indicizzare subito il sito che viene personalizzato in base al proprio target. Un’azienda già nota e consolidata sul mercato invece, con ogni probabilità, punta ad aumentare le proprie vendite.

Il mondo degli influencer si è talmente sviluppato in questi anni che se ne possono individuare 4 categorie: mega influencer, macro influencer, micro influencer e nano influencer.

Ognuno di questi influencer ha delle caratteristiche specifiche, costi e impatti sulle vendite dell'ecommerce diversi. Non tutte le aziende e gli e-commerce, soprattutto quelli di piccole dimensioni, possono permettersi il lusso di ingaggiare mega influencer, ma in questi casi basta affidarsi ai micro e ai nano influencer che costano di meno e che, paradossalmente, possono fornire anche prestazioni migliori. Conosciamoli meglio:

  • Mega influencer. Questi personaggi possono essere considerati il top di gamma degli influencer, celebrità conosciute in tutto il mondo con una fan base composta da milioni di follower. Tra le figure più famose in Italia possiamo citare Chiara Ferragni o ClioMakeUp. Solo i grandi brand internazionali possono permettersi questi personaggi, considerati i top player dell’influencer marketing;
  • Macro influencer. Sono youtuber o blogger diventati veri professionisti che si sono affermati grazie all’autorevolezza che hanno nel loro settore di riferimento. Vantano tra i 100.000 e i 500.000 follower e hanno una grande presa sul pubblico che li segue. Stiamo parlando di influencer che hanno comunque un “onorario” ancora abbastanza elevato;
  • Micro influencer. Queste sono le figure alle quali devono puntare le piccole aziende con budget ristretti. Hanno una fan base compresa tra i 10.000 e i 100.000 follower e godono di una certa autorità soprattutto in alcune nicchie di mercato. Hanno un rapporto diretto e spontaneo con il loro pubblico e, proprio per questo motivo, riescono a creare un engagement elevato;
  • Nano influencer. Infine ci sono i nano influencer che, pur avendo una fan base più ristretta tra i 1.000 e i 10.000 follower, gestiscono profili con alti tassi di coinvolgimento e di conversione. Anche queste figure si concentrano soprattutto sulle nicchie di mercato, quindi consentono di esplorare aree settoriali ancora vergini. Hanno costi più contenuti ma, potenzialmente, possono garantire risultati addirittura migliori dei macro e dei mega influencer.

Usare gli influencer per vendere è una strategia che offre tantissimi benefici agli e-commerce. Puoi arrivare ad un pubblico altrimenti difficile da raggiungere con i tradizionali canali di comunicazione e, inoltre, un influencer riesce a instaurare un rapporto più umano e diretto con il potenziale pubblico. L’utente può infatti inviare domande, lasciare commenti o creare dibattiti, sentendosi così parte integrante di quel brand.

Tuttavia bisogna maneggiare con cura questa strategia che, per quanto efficace, nasconde comunque delle insidie. La scelta dell’influencer ad esempio nasconde molti rischi. Potresti essere tentato dall’ingaggiare un influencer con un vasto pubblico di follower che però, nella corsa al like o al follow a tutti i costi, rischia di incappare in qualche “epic fail” che si riverserebbe negativamente sul tuo brand e non farebbe vendere il tuo ecommerce.

O potresti puntare su un personaggio solo perché ha tanti follower, ma che magari incarna una filosofia completamente diversa da quella del tuo brand o che semplicemente non è sufficientemente autorevole in quel settore.

L’influencer marketing nell’e-commerce è una strategia molto efficace ma, come indicato, va utilizzata con cautela. La quantità non sempre corrisponde alla qualità, quindi meglio scegliere un influencer meno noto ma che risulta affidabile ai tuoi occhi e adatto per il lavoro da svolgere, piuttosto che affidarsi a personaggi con tanti follower ma non idonei o addirittura pericolosi.

Affinché tutto funzioni correttamente hai bisogno di una solida struttura alle spalle, a partire da un ecommerce ben consolidato, dal design intuitivo e dalla grafica accattivante. La cosa ideale sarebbe realizzare un sito Shopify e, se vuoi saperne di più, basta scaricare la risorsa gratuita a fondo pagina.

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