Di @Alessia Antoniazzi
(vista l'importanza con la quale è tornato alla ribalta il tema della consegna a domicilio del cibo, per l'emergenza Covid-19, anche per tutte quelle attività di ristorazione che mai si erano adattate, torniamo a ripubblicare questo vecchio articolo di Alessia su Come fotografare il cibo per i social - e non solo...)
Parliamo di Food Photography, ovvero l'arte di fotografare il cibo, ottenendo immagini in grado di far venire l'acquolina in bocca (e la voglia di assaggiarle quanto prima).
Sia che abbiate un bar, un ristorante, una pasticceria, una pizzeria, se gestite da soli la vostra comunicazione social è facile rischiare di rovinare ottime opportunità "dimenticando" di usare qualche piccolo accorgimento per fotografare le proposte del vostro menu nel modo migliore possibile.
Può essere utile per il vostro e-commerce su Shopify, per la pagina di Instagram, per promuovere Facebook...insomma un'arte che se siete un'attività economica che ha a che fare con il cibo, oggigiorno, si dovrebbe mettere in saccoccia.
Una premessa: la tecnologia di alcuni smartphone combinata con un uso intelligente delle migliori tra le moltissime app di fotoritocco e postproduzione fotografica disponibili sia per iPhone che per Android consentono di ottenere risultati straordinari, ma nella Food Photography in particolare è consigliabile evitare un uso smodato dei filtri (stile Instagram) e curare bene lo scatto in sé, per ottenere immagini più naturali, credibili ed efficaci.
(Quindi si parlerà dello scatto in sé, insomma, proprio di come fotografare il cibo.. e non di come postprodurre le fotografia con software alla Photoshop o affini NdR)
Ecco come.
1. Non c'è migliore illuminazione della luce naturale.
La luce ideale di ogni fotografo è la luce del sole, meglio se obliqua e laterale, per creare ombre e chiaroscuri in grado di dare fascino e profondità alla foto.
Attenzione ai neon dei laboratori ed allo sfondo: meglio evitare di fotografare i piatti sulle superfici di acciaio, che creano fastidiosi riflessi, o i piani bianchi, che con la luce artificiale tendono a virare sugli azzurri o sui gialli rovinando la foto.
2. Attenzione all'inquadratura.
Sia che si desideri fotografare un particolare, ad esempio una decorazione, sia un intero prodotto, è bene fare attenzione ad inquadrarlo bene.
Una regola sempre valida nella fotografia tradizionale è la cosiddetta "regola dei terzi", che consiste nell'immaginare la scena divisa in tre parti uguali, sia in orizzontale che in verticale, e far coincidere le linee naturali del soggetto con una delle linee immaginarie, mettendo il soggetto stesso sempre lungo queste stesse linee o i punti in cui si incontrano.
Evitate di mettere il soggetto al centro della foto se non volete un'immagine statica e noiosa.
In omaggio alle vecchie istantanee Polaroid, il formato delle foto scattate con Instagram (o da esso modificate) è quadrato, il che a volte può rendere la composizione della foto leggermente più complessa, ma spesso più suggestiva e dinamica.
Se state scattando la foto con la fotocamera del telefonino o con un'altra app ricordatevi di tenere presente che dovrete tagliare la foto per condividerla anche su Instagram, quindi regolatevi di conseguenza nella composizione dello scatto.
3. Angoli, linee, curve: il gusto prende forma.
Le linee oblique sono fondamentali per "guidare" l'occhio del consumatore, ottenendo movimento ed azione: possiamo creare questo effetto con la disposizione degli oggetti, ad esempio tramite un uso strategico delle posate, e con la disposizione stessa del prodotto nel piatto, oltre che variando la posizione della fotocamera rispetto al soggetto per trovare l'inquadratura più interessante e dinamica.
A volte anche solo pochi cm più in alto o più a lato sono determinanti, quindi è meglio, almeno le prime volte, provare diverse posizioni.
Se non siete dei pro della Food Photography, in particolare, è preferibile evitare l'inquadratura "dall'alto" perché la mancanza di cavalletti ed attrezzatura tecnica specifica spesso generano distorsione prospettica e "schiacciano" il soggetto, rovinando la foto.
4. Fotografare il cibo per raccontare storie: immagina, puoi.
Nel social media marketing le immagini sono fondamentali, e riescono a generare molte più visualizzazioni dei post testuali. Utilizzate la scenografia: piatti, posate e tovaglie possono aiutarvi a creare una situazione e raccontare una storia.
Fate attenzione all'abbinamento dei colori, giocando in termini di sfumature e contrasti: Pinterest in questo senso è un'ottima ed inesauribile fonte di ispirazione. La pratica vi aiuterà ad acquisire una maggiore sensibilità e ad improvvisare scatti d'effetto con pochissimi elementi.
Alternate alle foto del prodotto finito anche dettagli degli ingredienti usati con una netta preferenza verso le materie prime fresche e genuine. Al cliente piace molto sapere "come si fa", perciò gli scatti "rubati" in laboratorio durante la preparazione diventano una utile risorsa da usare di tanto in tanto.
Le immagini che raccontano il vostro lavoro e la passione con cui lo svolgete, possono contribuire a migliorare la qualità percepita dal cliente, rassicurandolo e tranquillizzandolo circa la genuina freschezza del prodotto che proponete. Naturalmente deve essere tutto perfettamente pulito, quindi fate molta attenzione allo sfondo!
5. Metti a fuoco e spara!
In inglese si usa la parola shooting, o meglio, photo shooting, e shooting significa proprio sparare: giocare con la messa a fuoco e con il bokeh, ovvero l'effetto sfocato ad arte, rende le foto molto più interessanti ed esteticamente belle. da mangiare letteralmente con gli occhi.
L'ideale per ottenere questo effetto è un uso accorto delle aperture di diaframma permesso dalla fotocamera reflex e da ottiche di qualità, ma anche sullo smartphone è possibile sfruttare questa tecnica.
Se la fotocamera del vostro cellulare ve lo consente, attivate la funzione macro e, una volta inquadrato il vostro soggetto, toccate sullo schermo il punto che vi interessa mettere a fuoco, lasciando al telefono stesso qualche istante per aggiustare automaticamente la messa a fuoco e sfocare di conseguenza lo sfondo. Sperimentate e resterete stupiti da come sia semplice rendere subito più artistici ed evocativi i vostri scatti!
6. Less is more.
Ovvero, disponete nel piatto una porzione minore di quella che portate effettivamente ai clienti. Sebbene piatti abbondanti e generosi possano sembravi più appetitosi, in realtà da un punto di vista estetico è molto meglio disporre con eleganza piccole quantità di cibo ed usare il piatto stesso come cornice. La nostra immagine diventa subito più elegante, ricercata e bella.
È ovviamente scontato che il piatto deve essere pulitissimo e il cibo disposto con stile. Il trucco di usare un coppapasta in metallo per tenere raggruppata la porzione e toglierlo all'ultimo funziona sempre alla grandissima.
7. Stylist a rapporto!
Non distogliete l'attenzione dal re della foto, il cibo, con piatti eccessivamente decorati e colorati, nel senso di variopinti. L'ideale, soprattutto all'inizio, è optare per grandi piatti bianchi e lisci, in grado di dare risalto al cibo ed insieme ampio respiro alla composizione fotografica. In alcuni casi si può scegliere di sperimentare con stoviglie insolite, ad esempio usando il vetro colorato (blu, nero) per giocare con l'effetto specchio.
La prossima volta che passare da IKEA, divertitevi per un giorno a fare il lavoro di stylist scegliendo tra le loro proposte qualche pezzo in perfetto stile minima spesa, massima resa!
Già che state facendo shopping, passate anche in cartoleria e procuratevi una serie di cartoncini colorati, (nero, rosa, azzurro, cioccolato, beige, verde pastello...) e di carte ad effetto (carta di riso, carte lavorate, ect). Tenete il vostro kit da food photo stylist a portata di mano, anzi di smartphone, ed all'occorrenza vi basteranno pochi secondi per allestire un mini-set!
8. Il fattore "slurp!"
Nelle vostre foto cercate sempre di far risaltare quello che io chiamo il fattore "slurp", ovvero la caratteristica che rende il vostro piatto appetitoso e desiderabile.
Per fare un esempio, nel caso di una coscia di pollo, mostrare la pelle croccante e saporita può essere un sistema davvero efficace ed immediato per far venire subito fame a chi vede la vostra foto, specie se avete l'accortezza di pubblicarla in uno di quegli orari strategici intorno a mezzogiorno, quando la fame inizia a manifestare decisi segnali...
9. Meglio poche ma giuste.
Scattate molte foto, sia durante la preparazione e l'ìmpiattamento che del cibo ben disposto e "pronto". Molte delle foto non vi piaceranno, alcune saranno sfocate, o mosse, o sbagliate, per qualche ragione. Io ne faccio sempre a decine, prima di pubblicare, per pura statistica di solito una decente esce... e neanche sempre.
Resistete strenuamente alla tentazione di pubblicare la prima foto che fate, anche se è mossa o sfocata o con lo sfondo che non va, "tanto i clienti capiscono lo stesso".
Certo, i clienti che vi conoscono possono anche fare uno sforzo di immaginazione e "perdonarvi" la foto sbagliata, ma non è detto che chi non conosce il vostro modo di lavorare e il gusto di ciò che proponete sia altrettanto incline a fare lo stesso.
E poi, a tutti noi piacciono le cose belle.
Ce le ricordiamo più facilmente, perché ci colpiscono e ci emozionano, e siamo molto più inclini a condividere immagini esteticamente piacevoli, ricercate e curate sul nostro profilo, nella speranza che un po' di quella bellezza, per una strana sorta di proprietà transitiva, ricada anche su di noi.
Per questo vi conviene di gran lunga avere molte foto tra cui scegliere quella da pubblicare, che deve essere bella.
Se non ne avete neanche una, NON PUBBLICATE NIENTE.
La mia timeline a volte è letteralmente invasa da immagini talmente "sbagliate" da indurmi quasi a SMETTERE di frequentare certi locali, tanto sembrano sciatti e poco curati i piatti che vengono condivisi.
Io magari sono un po' una rompiscatole, anzi, lo sono sicuramente, però ricordiamoci sempre che per attirare nuovi clienti, distogliendoli dai posti dove vanno di solito e convincendoli, anche con una foto, perché no, a scegliere noi, dobbiamo dargli ottime ragioni per modificare le loro abitudini consolidate e rassicuranti, non certo "spaventarli" con foto brutte ed approssimative!
10. Per comunicare la vostra professionalità serve un professionista.
Quest'ultimo punto può sembrare in contraddizione con tutto ciò che abbiamo scritto finora. In realtà non è così, al contrario.
Le idee che mi sono permessa di condividere con voi in realtà le ho imparate lavorando con fotografi professionisti, osservando come si muovevano durante gli shooting, giocando con luci, forme e materiali per trasmettere nella foto tutta la magia che gli altrettanto indispensabili artigiani che lavoravano con me avevano saputo concentrare negli autentici gioielli che le loro mani esperte avevano creato e decorato.
Se usare il vostro smartphone e le più diffuse app di post produzione è un'attività che vi piace, vi diverte e vi sembra di riuscire a fare abbastanza bene (i commenti ed i likes di persone che non temano ritorsioni fisiche e/o ricatti economico-affettivi da parte vostra di solito sono un segnale abbastanza affidabile) fatelo pure (con intelligenza) per la comunicazione "ordinaria" ma non posso concludere questa seconda parte senza sottolineare che, come scrivo nel titoletto, per comunicare professionalità serve un professionista.
Per le foto del menu, per eventuali promozioni, volantini, o se utilizzate le foto dei vostri prodotti per comunicare anche nel vostro locale, vi consiglierei fortemente di rivolgervi ad un fotografo professionista.
All featured pictures: Pinterest.
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