Di Paola Battocchio e Paola Natarelli.
E' possibile vendere senza commerciale?
E' una domanda che potrebbero farsi molti proprietari d'azienda B2B o votata a mercati molto segmentati. La rete di vendita è il ponte tra l’azienda e il potenziale acquirente. Avere una struttura commerciale efficiente è sicuramente una delle chiavi del successo di un’azienda.
Tuttavia, anche la rete di vendita efficiente non è in grado di risolvere alcune problematiche:
- trovare sistema rodato ed efficace per prendere contatti;
- riuscire a sviluppare attività di vendita su altre aree geografiche attualmente non ricoperte da commerciali;
- sviluppare attività su possibili acquirenti già qualificati.
Esistono diverse tipologie di reti di vendita, attraverso le quali un'azienda propone i propri prodotti sul mercato. Il principale è il canale diretto: nessun intermediario, l'azienda ha venditori propri o punti vendita di proprietà.
Un’organizzazione di vendita diretta strutturata si compone generalmente di:
- Un direttore vendite
- Agenti/venditori
- (Nel caso di più aree geografiche) Un capo area e i suoi agenti dedicati.
Secondo le più diffuse pratiche di organizzazione aziendale, una struttura commerciale efficiente sa:
- dare servizi eccellenti ai clienti acquisiti
- da dove prendere liste potenziali clienti da contattare
- sviluppare strategia di contatto dei potenziali clienti
- elaborare sistema provvigionale incentivante per attrarre venditori performanti
- identificare/fissare coi venditori obiettivi di vendita e monitorare performance
- implementare sistema di formazione, crescita e gestione agenti.
I costi di gestione della struttura...un problema da affrontare
Naturalmente, una struttura commerciale di questo tipo, per quanto efficace, per alcune aziende potrebbe incidere in maniera importante sui costi di gestione o non essere sufficientemente flessibile.
Inoltre, i corsi di vendita spiegano come condurre trattativa ma spesso i venditori non hanno sistema rodato ed efficace per prendere contatti con potenziali clienti o non sanno come sviluppare un’attività sui contatti già acquisiti, diversa dal contatto telefonico o la mail.
Infine, per quelle aziende che vogliono espandere la loro attività di vendita su altre aree geografiche attraverso il canale diretto, resta l’incognita di approcciare un mercato che non si conosce e di ottenere i risultati preventivati.
L'alternativa al commerciale tradizionale? Il Commerciale - e il Marketing - inbound!
Esiste, tuttavia, anche una diversa metodologia per vendere senza rete commerciale, sfruttando i canali online e internet invece di quelli diretti. Questo metodo è l’Inbound Marketing, la cui forza è proprio quella di trovare contatti, ovvero fare lead generation, anche in aree geografiche prive di figura commerciale e di sviluppare un’attività con risultati monitorabili sui possibili clienti già qualificati.
Scopo dell’inbound marketingè quello di attirare possibili acquirenti verso il sito della nostra azienda e far interessare il cliente - quando è nella fase decisionale - ai nostri prodotti/servizi. Se invece i visitatori si trovano in altre fasi del loro percorso d'acquisto (Buyer's Journey), lo scopo non è più quello di mostrare e di parlare dei nostri prodotti o servizi, ma quello di offrire dei contenuti che possano regalargli un valore, incambio della sua email e nomne, al fine di convertire i visitatori in contatti (lead) e poi seguire i loro interesi nel tempo, fino a che non potremo valutarli come lead qualificati commercialmente per intervenire con il team delle vendite e trasformali in clienti.
Ma...l’inbound marketing può davvero essere un'alternativa e permettere alle aziende di vendere senza commerciale?
Forse non del tutto. Ma in parte sì. Sicuramente quel commerciale che è votato alla creazione del contatto e alla profilazione dei potenziali clienti.
Ma capiamo come funziona questo sistema.
Al contrario del marketing tradizionale, non si tratta di fare pubblicità, acquistare spazi pubblicitari o comprare liste di contatti non qualificati da contattare via mail o telefono. Si tratta di creare contenuti di qualità sul web per attirare le persone verso il sito della nostra azienda (generalmente utilizzando un blog, in modo da poter dialogare con i potenziali clienti di argomenti correlati con i nostri prodotti/servizi, anche quando non parliamo di essi).
Questi contenuti devono rispondere alle problematiche e ai bisogni dei prospect, per attirare in modo naturale al sito internet, visto che si intercettano i loro interessi, dando risposta a problematiche o possibili opportunità che si presentano loro in ambito lavorativo .
Il metodo inbound utilizza strumenti per facilitare il contatto tra visitatori online e azienda e ha il compito principale di convertire i visitatori in lead e poi seguire la loro evoluzione per farne diventare un buon numero clienti soddisfatti.
Potenziali clienti, quindi, che possono trovarsi in aree geografiche lontane dalla nostra sede o mercato locale, sono raggiungibili senza utilizzare commerciali tradizionali. Sono i nostri contenuti, l'azione di comuniczione sui social e le campagne adwords, la nostra capacità di far intercettare all'azienda chi cerca le risposte che diamo nel blog, che diventano, di fatto, il nuovo commerciale che crea relazioni e recupera informazioni sui prospect.
L’inbound marketing utilizza strumenti per attivare, gestire e monitorare le attività dei lead, per capire chi potrebbe essere realmente interessato ai nostri prodotti/servizi.
Questa rappresenta una grande potenzialità per i commerciali che devono chiudere con il cliente: possono contattarlo solo quando è pronto ad acquistare, sapendo già quali sono i suoi interessi. La facilità di fissare un appuntamento è decisamente molto più alta!
Conclusione
Un’azienda che vorrebbe incrementare le vendite provando a sfruttare nuove strade, diverse dalla creazione o dall’ampliamento della rete di vendita, potrebbe quindi considerare di investire su progetto di inbound marketing gestito e monitorato internamente all’azienda, a costi più contenuti. Farsi trovare dai clienti, ovunque essi siano, senza aumentare il numero di venditori.
PS
Questo contenuto è stto realizzato all'interno del percorso pratico-formatico del corso INBOUND SPECIALIST dell'EnacLab di Schio.
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Alcune informazioni sull'autore
Giovanni Fracasso
COO e CMO @ICT Sviluppo