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Come realizzare una landing page ottimizzata SEO

26 giugno 2019

| Redazione |
7 minuti per leggere
realizzare landing page SEO.jpg

Quando crei una landing page, il copy e il design non bastano. Se vuoi che converta, e quindi ti porti nuovi contatti e potenziali clienti, deve anche essere ottimizzata in chiave SEO.

La SEO è un processo formato da tante, tantissime, attività che aumentano la qualità e la quantità del traffico che visita un determinato sito web attraverso l'incremento della visibilità delle sue pagine.

Sembra complicato? Un pò lo è, ma andiamo per gradi.

La priorità di Google è quella di mostrare alle persone che effettuano la ricerca dei contenuti pertinenti rispetto al loro intento, ed è proprio qui che viene in aiuto la SEO.

SEO è l'acronimo di Search Engine Optimization e si riferisce al processo di modifica ed elaborazione per fare in modo che le pagine del proprio sito siano mostrate da Google (e da tutti gli altri motori di ricerca) tra i primi risultati da chi effettua una ricerca sul web inserendo una determinata parola chiave.

Per definire chi va a ricoprire i primi risultati della SERP, Google utilizza un algoritmo proprietario frutto di anni e anni di analisi dei comportamenti degli utenti su internet e proprio per questo viene aggiornato in continuazione.

Per saperne di più su SEO e funzionamento dell'algoritmo di Google, consiglio la lettura di The Art of SEO.

Ma nello specifico, come si fa SEO - e più in particolare ancora, come si rende una landing page SEO-friendly?

Premessa: in alcune situazioni, lo sforzo di ottimizzare una landing page in ottica SEO non vale la candela, come, per esempio, nel caso in cui la pagina che stai creando è temporanea e verrà messa online per una campagna che scadrà a breve.

In tutti gli altri casi, la SEO ti aiuterà a:

  • aumentare le possibilità che tu sia visualizzato nella parte alta dei risultati di ricerca
  • rafforzare il tuo brand
  • migliorare le user experience

Detto questo, iniziamo!

Rendere l'URL SEO-friendly comporta principalmente tre vantaggi:

  1. migliora l'esperienza di navigazione sia per le persone che cercano informazioni sul web ma anche per il motore di ricerca. Un URL facile da leggere e non troppo lungo fornisce già tutte le informazioni necessarie per capire cosa aspettarsi nel momento in cui viene aperta la pagina;
  2. ottimizza il ranking della pagina se viene inserita la parola chiave al suo interno (ne parleremo meglio dopo)
  3. se scritto bene, può essere addirittura usato come un vero e proprio anchor text senza dover inserire il link all'interno di una frase, ma utilizzando il link stesso.

Perciò un URL deve: essere corto e dritto al punto, includere la keyword - le keyword in alcuni casi - con cui vuoi posizionare la pagina, essere senza spazi bianchi, accenti, segni di punteggiatura e lettere maiuscole.

Per essere trovati da chi effettua determinate ricerche su Google, lo step in cui scegliere le parole è fondamentale, necessario, irrinunciabile.

Il processo di analisi e ricerca delle keyword di interesse è lungo e, per molti versi, faticoso, ma se fatto con cura porta esattamente ai risultati attesi.

Per cercare i termini più diffusi con cui le persone effettuano le ricerche su Google, ci sono diversi strumenti a disposizione (gratuiti e non):

  • SEMrush e SEOZoom, le piattaforme di analisi traffico e di ricerca keyword più famose sul mercato, con cui è possibile anche osservare le scelte semantiche dei competitor;
  • Ubersuggest, strumento free con cui capire i volumi di ricerca e i trend stagionali di ogni keyword;
  • la barra di ricerca di Google, che, non appena inizi a scrivere ti propone dei suggerimenti di ricerca

Il principale consiglio è quello di utilizzare delle keyword a coda lunga che permettono di raggiungere un mercato più piccolo ma di persone altamente interessate al tuo prodotto o servizio. Al contrario, le keyword più generiche sono tendenzialmente già utilizzate dai big player del mercato (con cui non vuoi competere direttamente, per esempio amazon) e hanno tassi di conversione molto bassi.

Dopo aver scelto la keyword con cui vuoi posizionare la landing page, è importante posizionarla in modo strategico al suo interno (senza cadere nella trappola del keyword stuffing!).

Dove inserire la keyword:

  • nel title della pagina, che viene mostrato come prima cosa tra i risultati di ricerca e nella tab in alto una volta aperta la pagina. Il suo scopo non è solo quello di indicare quale sarà l'argomento trattato in pagina, ma anche di attirare l'attenzione delle persone con un titolo accattivante;
  • negli header, in particolare nell'H1 (uno solo per pagina!) e in almeno uno degli H2, i quali vanno a indicare a Google che il contenuti al loro interno è prioritario rispetto al resto;
  • all'interno dell'alt-name dell'immagine
  • nel testo della landing page, integrando la parola in modo armonico perché ricorda, stai parlando con degli esseri umani prima di tutto e l'ottimizzazione SEO dovrebbe essere posta in secondo piano rispetto all'utente.

Come dice Riccardo Mares nel blog di SEMrush, i dati strutturati si possono volgarmente tradurre così: “Vuoi che io (motore di ricerca) capisca alla perfezione il tuo messaggio? Perfetto: fammelo trovare scritto così.”

Questo è esattamente ciò che fanno: utilizzano uno schema per facilitare la comunicazione a Google dei dati presenti all'interno della pagina web senza dare spazio a interpretazioni errate.

Attraverso i dati strutturati le informazioni sono trasmesse al motore di ricerca in modo più accurato e completo, migliorando così anche la possibilità di essere posizionati nelle prime posizione della SERP rispetto a chi, invece, non ne fa uso.

Il traffico web si sta spostando sempre di più verso il mobile, quindi il minimo che si può fare è rendere la propria landing page ottimizzata per qualsiasi dispositivo e qualsiasi dimensione di schermo.

Ricorda che le pagine da mobile:

  • vengono consultate in verticale, qualsiasi scroll orizzontale risulta fastidioso
  • devono caricarsi velocemente (parliamo di secondi, 2 o 3 al massimo)
  • devono avere lo stesso contenuto della landing page visibile da desktop
  • non devono presentare popup o altri elementi che disturbano la concentrazione di chi cerca informazioni

Vediamo alcune statistiche presentate da Kissmetrics per capire quanto è importante che la tua landing page si carichi il più velocemente possibile:

  1. il 47% delle persone si aspetta che una pagina web si carichi in meno di due secondi
  2. il 40% delle persone abbandonano la pagina se questa impiega più di 3 secondi per caricarsi
  3. un secondo di ritardo sul caricamento può ridurre le conversioni del 7%
  4. se un e-commerce guadagna circa 100000 dollari al giorno, il ritardo di un secondo costerebbe potenzialmente 2,5 milioni di dollari di perdite di fatturato in un anno

Per capire quanto è veloce la tua landing page, Google mette a disposizione il PageSpeed Insights che fornisce informazioni sia sulla versione mobile del tuo sito che di quella desktop e ti propone delle soluzioni per migliorare le prestazioni.

Solitamente si tende a pensare che una landing page debba andare dritta al punto e quindi la lunghezza del copy può essere tranquillamente trascurata.

Non proprio: content is king che sta a significare che il contenuto è importantissimo SE di qualità e se fornisce puntuale e complete informazioni alle persone che atterrano sulla tua pagina.

Nel caso della landing page, non è necessario scrivere poco, quanto dire le informazioni importanti in modo chiaro e preciso.

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