Questo blog è stato sviluppato utilizzando Nuxt.js per il front-end, Vercel per hosting e Sanity come CMS headless. Vedi il case.

Categoria:
  1. Digital

Accessibilità web, le cose da sapere

21 agosto 2024

| Giovanni Fracasso |
12 minuti per leggere
web accessibility laws in Europe and the implications for websites and applications an iconographic image.jpeg

Accessibilità web, indica generalmente un serie di pratiche, regole e metodologie di sviluppo di un sito internet, per fare in modo che sia il più accessibile possibile a tutti i pubblici, indipendentemente dalla scolarità, capacità psichiche e fisiche del navigatore.

L'evoluzione normativa sull'accessibilità dei siti web in Europa è strettamente legata all'evoluzione delle linee guida internazionali e alle esigenze di garantire l'inclusione digitale. Di seguito viene presentato un breve storico delle principali tappe normative a livello europeo, con una spiegazione delle relative implicazioni.

1. Linee Guida sull'Accessibilità (WCAG)

Nel 1999 il World Wide Web Consortium (W3C) pubblica la prima versione delle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG 1.0), che fornisce le prime raccomandazioni tecniche per rendere i contenuti web accessibili alle persone con disabilità.

Quasi 10 anni più tardi, nel 2008, arriva la pubblicazione delle WCAG 2.0, che migliorano e ampliano le linee guida precedenti, rendendole più applicabili alle tecnologie moderne e ai dispositivi mobili. Le WCAG 2.0 diventano rapidamente un punto di riferimento internazionale.

Dopo un altro decennio, nel 2018 Vengono introdotte le WCAG 2.1, che includono ulteriori criteri di accessibilità, soprattutto per migliorare l'accesso ai contenuti per utenti su dispositivi mobili, persone con disabilità cognitive e persone con problemi visivi.

Ad ottobre 2023 la Web Accessibility Initiative (WAI) pubblica WCAG 2.2

Il primo aggiornamento delle Web Content Accessibility Guidelines a partire dal 2018 introduce nuovi criteri di successo e modifica alcune linee guida esistenti, al fine di migliorare ulteriormente l’accessibilità web

WCAG 2.2 introduce 9 nuovi criteri di successo che non erano presenti in WCAG 2.1 ed aggiorna alcuni criteri di successo esistenti, per migliorare la chiarezza e l'applicabilità delle linee guida.

2. Iniziative Europee per l'accessibilità web

Iniziative europee preliminari

Nel 2000 la Commissione Europea adotta il Piano d'Azione eEurope 2002, che include tra i suoi obiettivi la promozione dell'accessibilità dei siti web pubblici. Tuttavia, queste prime iniziative erano più orientate alla sensibilizzazione che alla regolamentazione.

Nel 2002 il Consiglio dell'Unione Europea adotta la Risoluzione sull'e-accessibilità, che invita gli Stati membri a migliorare l'accessibilità dei servizi online e dei siti web, ma senza imporre obblighi specifici.

Direttiva (UE) 2016/2102 sull'Accessibilità dei Siti Web e delle Applicazioni Mobili degli Enti Pubblici

Tutto cambia nell'Ottobre 2016, quando viene adottata la Direttiva (UE) 2016/2102 (qui una sintesi), che rappresenta il primo passo significativo verso la regolamentazione dell'accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici. Questa direttiva obbliga gli enti pubblici a rendere i loro siti web e applicazioni mobili accessibili seguendo le WCAG 2.1 (livello AA).


Tra gli obblighi Specifici la direttiva impone agli enti pubblici di:

  • Implementare le WCAG 2.1 nelle loro piattaforme online.
  • Fornire una dichiarazione di accessibilità che descriva lo stato di conformità del sito o dell'applicazione.
  • Offrire un meccanismo di feedback per segnalare problemi di accessibilità.
  • Garantire che l'accessibilità sia mantenuta durante tutto il ciclo di vita del sito o dell'applicazione.

Regolamento (UE) 2018/1724

A Dicembre 2018 la UE approva Il Regolamento (UE) 2018/1724, che introduce ulteriori requisiti di accessibilità per i servizi digitali che devono essere forniti attraverso il "Portale Unico Digitale". Questo regolamento amplia l'ambito della direttiva del 2016, includendo anche alcuni servizi privati con impatti di interesse pubblico.

Il regolamento sottolinea l'importanza di integrare l'accessibilità nel design e nello sviluppo di qualsiasi servizio digitale.

European Accessibility Act (Direttiva (UE) 2019/882)

L'Unione Europea adotta a giugno 2019, l'European Accessibility Act (EAA), che stabilisce requisiti minimi di accessibilità per una vasta gamma di prodotti e servizi, compresi quelli digitali. Anche se non si applica esclusivamente ai siti web, il EAA ha un impatto significativo sulle piattaforme digitali e sui servizi online.

L'EAA impone che molti servizi digitali e prodotti, tra cui siti web di e-commerce, app mobili, terminali di pagamento e servizi bancari online, siano accessibili.

Le aziende che operano in questi settori devono conformarsi alle norme di accessibilità entro il 2025.

Vediamo di specificarlo meglio, essendo il nostro intento quello di focalizzarci sull'e-commerce: entro il 2025, i siti di e-commerce devono conformarsi a specifici requisiti di accessibilità stabiliti dalla EAA. Questo implica che i siti web di e-commerce devono essere progettati e sviluppati in modo tale da essere accessibili a tutti gli utenti, comprese le persone con disabilità. I requisiti specifici si basano principalmente sulle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) 2.1, livello AA.

La ricezione dell'obbligo in Italia

Con Decreto Legge n. 76/2020, il legislatore italiano ha esteso l’ambito di applicazione delle prescrizioni in materia di accessibilità anche ai soggetti privati (comma 1-bis dell’art. 3), definiti nella norma come “soggetti diversi” rispetto quelli indicati dal comma 1 dell’art. 3 della Legge n. 4/2004.

Il privato veniva tirato dentro all'obbligo di accessibilità perché molti siti di e-commerce vendono prodotti essenziali, “beni di prima necessità”, che sono da intendersi come tipologie di beni essenziali per condurre un’esistenza dignitosa (generi alimentari e bevande o anche strumenti informatici, per telecomunicazioni, elettronica di consumo, audio video ed elettrodomestici, tabacco).

Dal novembre 2022 l'obbligo era per i soli e-commerce con un "fatturato di 500 milioni di € annuo" Il tema dei servizi e del fatturato si può approfondire in questo articolo di Agenda Digitale. Non adempie alla normativa può portare ad una multa fino al 5% del fatturato.

L'obbligo di rendere i siti pienamente accessibili è ora per tutte le imprese private, che dovranno adeguarsi entro il 28 giugno 2025.

Per rispettare la norma si devono fare due cose

  1. Rendere i siti pienamente accessibili sia a livello tecnico che di contenuti.
  2. Pubblicare una dichiarazione di accessibilità sui sito web, alla quale si deve poter arrivare con un click da ogni pagina del sito (dal footer).

Le microimprese che offrono servizi, ossia quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, sono esentate dal rispetto dei requisiti di accessibilità.

Sicuramente compilare e pubblicare la dichiarazione di accessibilità è più semplice che non realizzare un sito e pensare ai suoi contenuti in maniera completamente accessibile.

L'Agid ha pubblicato un modello per la dichiarazione di accessibilità che è raggiungibile da qui e delle linee guida sull'accessibilità degli strumenti informatici che - al momento - è obbligatorio solo per le Pubbliche Amministrazioni e gli ecommerce che superano i 500 milioni di € di fatturato annuo, ma che dal giugno 2025 sarà obbligatorio per tutti i siti, anche quelli dei soggetti privati.

Potrebbe essere aggiornata ma intanto si prenda questa come modello,

Ovviamente la dichiarazione di accessibilità è un di cui, in quanto il sito deve essere pensato accessibile, realizzato accessibile, mantenuto accessibile.

Le regole di base potrebbero essere abbastanza semplici. Ma capiamo bene che quando mettiamo al descrizione di una immagine c'è modo e modo di scrivere quella descrizione. E non ci sono tool che aiutano a comprendere quanto bene viene fatta la decrizione di una immagine. Farlo "bene" aiuta la SEO, aiuta il navigatore, aiuta le persone con disabilità.

Proviamo a mettere delle regole basilari (non le uniche) per poter realizzare un sito accessibile. Si prendano come "uno spunto", in quanto fa fede, per un elenco completo che permette la validazione, la linee guida dell'AGID.

  1. Accessibilità del Contenuto:
    • Testo Alternativo: Assicurarsi che tutte le immagini e i contenuti non testuali abbiano un testo alternativo descrittivo.
    • Sottotitoli e Trascrizioni: Fornire sottotitoli per i contenuti video e trascrizioni per i contenuti audio.
  2. Navigabilità e Interazione:
    • Accesso da Tastiera: Garantire che tutte le funzioni del sito siano accessibili e utilizzabili tramite tastiera, senza necessità di un mouse.
    • Facilità di Navigazione: Implementare una struttura di navigazione chiara e coerente, inclusa la possibilità di saltare direttamente ai contenuti principali.
    • Form Accessibili: Garantire che i moduli di registrazione, pagamento e contatto siano facilmente compilabili e comprensibili, con etichette chiare e istruzioni esplicite.
  3. Adattabilità del Contenuto:
    • Layout Flessibili: Utilizzare layout che si adattino a diverse dimensioni di schermo e risoluzioni, inclusi dispositivi mobili

    • Contrasto dei Colori: Assicurarsi che il testo sia chiaramente leggibile, con un contrasto sufficiente rispetto allo sfondo.
  4. Compatibilità Tecnologica:
    • Tecnologie Assistive: Garantire che il sito sia compatibile con le tecnologie assistive utilizzate da persone con disabilità, come screen reader e ingranditori di schermo.
    • Validazione del Codice: Utilizzare codice conforme agli standard del W3C per evitare errori che possano compromettere l'accessibilità.
  5. Feedback e Correzione degli Errori:
    • Meccanismo di Feedback: Fornire un metodo chiaro e accessibile per permettere agli utenti di segnalare problemi di accessibilità.
    • Errori nel Form: Fornire messaggi di errore chiari e indicazioni su come correggere gli errori nei moduli online.
  6. Documentazione e Dichiarazione di Accessibilità:
    • Dichiarazione di Accessibilità: Pubblicare una dichiarazione di accessibilità sul sito web che descriva lo stato di conformità del sito e i miglioramenti pianificati.
    • Formazione e Aggiornamento: Assicurare che il personale coinvolto nella gestione del sito sia formato sulle pratiche di accessibilità e che il sito venga regolarmente aggiornato per mantenere la conformità.

Possiamo già guardare al prossimo futuro, molto prossimo. WCAG 3.0 è in arrivo, l'ultima bozza è già visionabile. L'obiettivo del gruppo di lavoro è quello di aggiornare il WCAG 2.2 attualmente in vigore, senza stravolgere nulla, ma includendo nuove tecnologie e individuando e considerando uno spettro di bisogni decisamente più ampio.

Un altro obiettivo, e risulta chiaro leggendo l'ultima bozza, è quello di rendere più semplice e comprensibile ogni singolo punto della guida, al fine di prendere in esame ogni elemento funzionale, di design o contenutistico e non lasciare dubbi sul risultato al quale mirare.

Non saranno retrocompatibili, ovvero non ci sarà bisogno, per un sito web costruito precedentemente, in ottemperanza alle linee guida 2.2, di aggiornarsi all'entrata in vigore delle nuovo linee guida, ma il mio consiglio è che, se già state realizzando un sito web, di darci un'occhiata per avere una visione chiara di quello che dovreste fare (e del come, più che altro).

Le novità principali di WCAG 3.0

1. Valutazione da 0 a 4 (versus: vero o falso)

Una delle modifiche più significative introdotte dalle WCAG 3.0 è l'adozione di un sistema di valutazione dell'accessibilità basato su punteggi. Mentre nelle versioni WCAG 2.X l'accessibilità veniva valutata con un approccio binario "vero" o "falso" per ciascun criterio, le WCAG 3.0 utilizzano un punteggio numerico che varia da 0 (molto scarso) a 4 (eccellente). Questo punteggio riflette il grado in cui una pagina web soddisfa le esigenze specifiche degli utenti per determinati tipi di contenuti.

I punteggi assegnati ai diversi aspetti dell'accessibilità vengono poi combinati per calcolare il livello di accessibilità complessivo del sito. Questo approccio permette a un sito di avere alcuni problemi minori, pur raggiungendo un livello di conformità generale.

2. Errori critici e lievi

Oltre al sistema di valutazione a punteggi, le WCAG 3.0 distinguono tra errori "critici" e "minori". Un contenuto web non potrà essere considerato accessibile se presenta anche un solo errore critico; tuttavia, potrebbe ancora essere dichiarato conforme anche se riporta un numero limitato di errori lievi, o minori, sebbene sia comunque preferibile correggerli. Ad esempio, la mancanza di testo alternativo per le immagini è considerata un errore critico: se le immagini di un sito non hanno un alt-text, il sito non potrà essere conforme a nessun livello delle WCAG 3.0.

3. Classificazione accessibilità del sito

Mentre nelle linee guida 2.2, per definire il livello di accessibilità, si puntava alla singola A, alla doppia AA e alla tripla AAA, con WCAG 3.0 si introducono tre livelli bronze, silver, gold.

La normativa sull'accessibilità non parla solo di digital ma anche di prodotti. Tocca quindi fabbricanti, importatori, distributori e fornitori di servizi.

I fabbricanti devono garantire che i loro prodotti siano progettati e realizzati in conformità ai requisiti di accessibilità, inclusa la documentazione tecnica.

Gli importatori sono tenuti a immettere sul mercato solo prodotti conformi ai requisiti di accessibilità, assicurandosi che i fabbricanti rispettio tali requisiti.

I distributori devono verificare, tra le altre cose, che i prodotti siano muniti della marcatura CE, accompagnati dalla documentazione richiesta, da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in italiano o inglese, e che fabbricanti e importatori abbiano adempiuto ai rispettivi obblighi di accessibilità.

I fornitori di servizi sono obbligati a progettare e fornire i servizi, nonché predisporre le relative informazioni, in conformità ai requisiti di accessibilità. Queste informazioni devono essere rese disponibili al pubblico sia in forma scritta che orale, in modo da risultare accessibili a tutti.

Come già menzionato, gli obblighi di accessibilità entreranno in vigore a partire dal 28 giugno 2025, con alcune eccezioni sui prodotti immessi sul mercato prima di questa data e contratti di servizi precedenti.

Qualora l'Autorità di Vigilanza competente rilevi una non conformità ai requisiti di accessibilità durante la propria attività di sorveglianza, richiederà all'operatore economico coinvolto di adottare le misure correttive necessarie entro un termine ragionevole e proporzionato alla gravità della difformità.

In caso di mancato adempimento, potrà concedere un ulteriore termine e adottare le misure che riterrà più appropriate, compreso il ritiro del prodotto dal mercato, l'oscuramento del servizio o, se necessario, il ritiro dell'applicazione mobile.

Inoltre, salvo che il fatto non costituisca reato e fatte salve le eccezioni espressamente previste, saranno comminate sanzioni amministrative pecuniarie da 5.000 a 40.000 euro, (che per gli operatori privati indicati all'Art. 3, co. 1-bis della Legge Stanca, potranno arrivare fino al 5% del fatturato).

Shopify, in particolare, sta facendo grandi sforzi per promuovere la cultura dell'accessibilità "by design": ha dedicato una sezione della sua guida intitolata "Accessibilità per i temi", in cui approfondisce aspetti come l'accessibilità del testo, l'uso di testo alternativo per le immagini, l'accessibilità di presentazioni e video, e il supporto per la navigazione da tastiera.

Inoltre, Shopify ha creato una sezione specifica per gli sviluppatori, "Accessibility best practices for Shopify Themes", in cui fornisce informazioni utili per chi deve sviluppare temi, affrontando i principi di accessibilità e fornendo indicazioni sulla struttura della pagina.

Se vuoi saperne di più leggi il post "L'accessibilità per Shopify" nel nostro blog.

Ebook accessibilità(apri in una nuova finestra)

Condividi il post

Alcune informazioni sull'autore

Giovanni Fracasso

Giovanni Fracasso

COO e CMO @ICT Sviluppo

Post correlati

A detailed description of Sanity CMS and its features%2c advantages%2c and comparisons with other popular CMS systems.jpeg

Che cos’è Sanity CMS

14 maggio 2024
Foto di: Giovanni Fracasso
Giovanni Fracasso

Scopri come Sanity.io sta ridefinendo la gestione dei contenuti digitali con flessibilità, scalabilità e performance ottimali.

Leggi tutto

web accessibility.jpeg

Accessibilità per Shopify

26 agosto 2024
Foto di: Giovanni Fracasso
Giovanni Fracasso

Scopri come Shopify promuove l'accessibilità web, offrendo guide e consigli per migliorare l'esperienza utente e rendere i siti più inclusivi.

Leggi tutto

alta sartoria condivisione sociale.png

Budget progetto con Shopify Plus (con il metodo ICT)

22 novembre 2022
Foto di: Giovanni Fracasso
Giovanni Fracasso

Quanto devi mettere a budget per sviluppare un progetto con Shopify Plus? In questo post dove spieghiamo quanto può costare con il metodo di ICT Sviluppo.

Leggi tutto